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Centrale del Latte, De Luca conferma: "Siamo costretti a venderla"

Sul futuro dell'azienda dichiara: "Prevediamo la realizzazione di altri capannoni all'interno dei quali impiantare la lavorazione di prodotti legati al latte fino a giungere alla creazione di un "Polo Agrialimentare".

"Siamo stati costretti a vendere la Centrale del Latte". Lo ammette il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ai microfoni di radio Alfa durante la puntata della trasmissione "S come Salerno",  andata in onda questa mattina. Il primo cittadino torna, dunque, sullo scottante argomento, che continua a dividere il mondo politico salernitano, ricordando che in Italia al momento è rimasta solo la Centrale del Latte di Firenze con capitale pubblico. "Ma in quel caso,non appartiene solo al Comune ma ci sono anche capitali della Provincia e della Regione. La Centrale di Salerno - ha spiegato - ha ancora un piccolo attivo ma abbiamo registrato un forte calo nelle vendite. Inoltre tra breve sarà legge la proposta di alienare le quote pubbliche nelle aziende non di servizio e se avessimo venduto la Centrale quando eravamo obbligati per legge, il suo valore sarebbe stato inferiore".

A proposito del valore, De Luca ha commentato anche il prezzo stabilito per la base d'asta (12 milioni e 700 mila euro n.d.r.) che essendo elevato di fatto elimina le possibilità di acquisto da parte di aziende locali. Per questo l'auspicio è che intervengano acquirenti internazionali.  "Certamente si" ha risposto De Luca, che però ha anche sottolineato che nel valutare la scelta migliore si terrà conto non solo dell'offerta economica (che sarà al rialzo) ma anche dei requisiti richiesti dal bando per il punteggio e soprattutto per il piano industriale che l'azienda presenterà.

Mentre sul futuro si è detto ottimista: "Certo per chi ha voglia di lavorare. C'è sempre una percentuale di persone che continua a pensare che lavorare in una struttura pubblica significa stare a grattarci la pancia. I tempi sono cambiati. Come per il Cstp, il lavoro pubblico non è più sicuro. Alla fine si devono fare i conti e se non lavori vieni licenziato". Il sindaco ha anche annunciato che il Comune, come noto, ha già approvato il Pua, ovvero un piano urbanistico per l'ampliamento dell'area industriale dove si trova l'attuale Centrale. Si prevede la realizzazione di altri capannoni all'interno dei quali impiantare la lavorazione di prodotti legati al latte fino a giungere alla creazione di un vero e proprio "Polo Agrialimentare".

Per ciò che attiene al marchio, anche qui arrivano rassicurazioni. Sarà obbligo contrattuale per chi acquista la Centrale conservare il marchio così come oggi si trova negli scaffali dei negozi. E sulle polemiche dei sindacati? "Li abbiamo convocati nella prima settimana di agosto. Ci hanno risposto che era periodo di ferie".

Sulla metropolitana, è il termine "miracolo" quello più ricorrente nelle parole di De Luca che ha rimarcato, ancora una volta, che se non avesse avuto un ruolo nell'Esecutivo (pur ancora senza deleghe), la metropolitana di Salerno non sarebbe partita neppure tra  "3 mila anni". Per ciò che attiene alla gestione, è affidata a F.S. ma il comune si accollerà i costi di gestione per la manutenzione, 3,5 milioni di euro l'anno."Ci aspettiamo che la Regione ci dia nè più nè meno di quello che  ha dato per il sistema dei trasporti a Napoli", ha aggiunto De Luca. Dal punto di vista operativo, la metropolitana partità entro ottobre con due settimane di viaggi senza passeggeri per poi entrare ufficialmente in servizio dalla prima settimana di novembre. Per i primi tempi ci sarà un treno ogni 20 minuti, ma entro il 2014 l'obiettivo è quello di ridurre i tempi di attesa aumentando la frequenza dei transiti dei convogli."La nostra Metropolitana ha una caratteristica unica, intanto cammina su binari separati rispetto a quelli delle linee principali e poi non ha tunnel ma è tutta in superficie e questo dà anche maggior senso di sicurezza".

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