Nuovi abusi edilizi a Paestum: scatta il sequestro di un agriturismo
Nei guai la titolare della struttura
Nei guai la titolare della struttura
In particolare, erano state realizzate abusivamente una tettoria in lamiera di circa 237 mq su tre strutture portati in ferro e legno e due baracche metalliche. Presente anche una parte di pavimentazione in calcestruzzo per circa 300 metri quadrati, senza autorizzazione
In azione, gli agenti della Polizia Locale che hanno effettuato i controlli nel cantiere
In azione i carabinieri che, quotidianamente, sono impegnati in controlli nell'area ricadente nel territorio del Parco
Dai rilievi è emerso che l'immobile presentava diverse irregolarità, tra cui la presenza di manufatti e pavimentazione in betonelle di calcestruzzo, materiali vietati poiché la villa si trova all'interno di un'area archeologica
I controlli sono stati effettuati dalla Polizia Municipale
I militari della Guardia Costiera insieme ai carabinieri hanno scoperto i proprietari stavano effettuando uno sbancamento di materiale finalizzato a ripristinare il vano di un ascensore senza alcuna autorizzazione, ma anche uno scolo per il gettito diretto in mare delle acque provenienti dalla grotta
Violazione di sigilli, deturpamento di bellezze naturali e violazioni del Testo Unico in materia di edilizia i reati contestati a vario titolo
Nel corso di controlli, i carabinieri hanno riscontrato l’assenza di un regolare permesso a costruire e delle autorizzazioni previste
A finire nei guai, un ingegnere, un architetto e un costruttore ebolitano. Contestato anche il materiale utilizzato
Le indagini hanno permesso di raccogliere un ampio quadro di elementi nell'ambito della realizzazione dell’opera in zona sottoposta a vincolo paesaggistico
Ecco cosa è emerso dalle indagini dei carabinieri
Il legale rappresentante è stato denunciato per abusi edilizi per aver effettuato alcuni lavori di ristrutturazione in assenza di regolare permesso
Violata la normativa vigente in materia urbanistica, paesaggistica e demaniale
Le opere in questione sono state realizzate in assenza del necessario nulla osta dell’Ente Parco in quanto ricadenti in un’area inserita in zona D della perimetrazione definitiva del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni