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La Pizza sospesa all’Ammiraglia di Olevano sul Tusciano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

La Pizza sospesa all’Ammiraglia di Olevano sul Tusciano È ormai noto come l’emergenza coronavirus abbia cambiato le vite degli italiani e quanti, in questa situazione di grave crisi, si sono trovati a fronteggiare delle gravi difficoltà economiche. A questa situazione emergente in cui si trovano tante, troppe famiglie italiane, altrettanti hanno risposto con la solidarietà attraverso diverse attività messe in campo. Con la fase due iniziata il 4 maggio finalmente forni e fornelli di tante attività ristorative sono tornati a cuocere pizze e piatti squisiti ai quali gli italiani per un po’ di tempo hanno dovuto rinunciare. Tra questi anche la pizzeria l’ammiraglia ha riacceso il forno e, nonostante le difficoltà dovute alle normative vigenti, l’Ammiraglia ha voluto fare la sua parte e contribuire alla rete di solidarietà lanciando l’iniziativa della pizza sospesa.

“Con la Pizza sospesa la generosità si raddoppia perché l'Ammiraglia ne regalerà un'altra” questo il nuovo motto dell’ammiraglia che hanno pensato a questo gesto di solidarietà per essere vicini a chi sta soffrendo regalando un momento di gustosa felicità con le loro pizze a queste famiglie, un esempio che sia da monito per le altre attività del nostro paese. Abbiamo intervistato Danilo Langone per parlare di questa iniziativa e per chiedergli come riparte l’attività ristorativa ai tempi del covid-19: “Con la Pizza sospesa la generosità si raddoppia perché l'Ammiraglia ne regalerà un'altra” questo è il vostro motto e la vostra iniziativa messa in campo, da dove nasce questa idea? «L'idea pizza sospesa nasce dall'esigenza di offrire un servizio a tutti, questa quarantena ci ha dato molto tempo che noi dell'Ammiraglia abbiamo speso per migliorarci e per far sì che il nostro servizio possa arrivare a tutti anche a chi ha difficoltà economiche, sempre nel massimo del rispetto delle normative. L’idea “pizza sospesa” nasce da tutto il ciò, abbiamo quindi deciso di sfruttare la generosità delle persone, raddoppiarla e regalarla a chi questa brutta situazione ha fatto molto male». Come sta rispondendo la collettività a questa iniziativa? «I nostri clienti hanno aderito fortemente a questa nostra iniziativa e ci hanno mostrato tanta generosità». Quali e quante difficoltà state trovando ad applicare quanto è indicato dalla Task Force Covid-19 della Regione Campania ? «Siamo stati molto ligi nell’attuare le normative poste dalla regione Campania, la salute dei nostri clienti è quello che più ci sta a cuore. Ci siamo attivati per sanificare il nostro locale e porre tutte le giuste precauzioni». Sei d'accordo con la normativa attuale per le strutture ricettive? Cosa cambieresti? «La normativa vigente pone noi attività ristorative in grande difficoltà, ci rendiamo conto però che di fronte alla salute dei cittadini è giusto che vengano applicate tutte queste restrizioni. Ci siamo trovati a combattere una battaglia a mani nude e penso che fino ad ora ne siamo usciti vincitori».

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