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Aeroporto Costa D'amalfi ricorso al Consiglio di Stato: istituzioni contro i cittadini che hanno vinto al Tar e annullato i decreti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Chi ha seguito da anni la vicenda dell’ampliamento dell’aeroporto Costa D’amalfi di Salerno, conosce che dopo l’approvazione Via del ministero dell’ambiente “ con tre prescrizioni da osservare “ , un gruppo di cittadini , aventi diritto e con le possibilità di farlo, nel 2018 hanno impugnato il decreto Ministeriale nei termini di legge. Nello stesso periodo anche i cittadini e comitati di Firenze ,che hanno anche aiutato Salerno , impugnarono il decreto per la nuova pista di Peretola . Tutti erano a conoscenza che i decreti erano stati impugnati e in realtà a Firenze , il Tar prima e il consiglio di stato dopo, hanno bocciato il progetto e annullato la Valutazione di Impatto ambientale e quindi le autorizzazioni a costruire l’opera. La stessa cosa è accaduta a Salerno, con meno clamore mediatico in quanto le associazioni che dovrebbero difendere ambiente, territorio e cittadini, non hanno mosso un solo dito. Probabilmente non a conoscenza , oppure solo non “ informati sulle problematiche “, o addirittura solo perchè non avevano compreso la grandezza e l'impatto ambientale sui cittadini e territorio. A Salerno la difesa dei cittadini era stata affidata agli stessi avvocati di Firenze e anche le relazioni ambiente e salute erano dello scrivente che le ha realizzate " gratuitamente " per Firenze e Salerno. Senza dilungarmi , e conoscendo perfettamente ogni atto del Master plan avendo redatto anche le osservazioni al ministero durante la Via che portarono alle tre prescrizioni : continuo a ripetere che l’allungamento della pista nel territorio di Pontecagnano, in realtà è la sottrazione di 56 ettari di terreno agricolo con case e imprese , pari a 60 campi di calcio di serie A. Ci sarà una profonda variazione della zona in parte archeologica, con deviazione di due torrenti con la ferrovia a 300 metri dal fine pista e un certo peggioramento della qualità della vita dei cittadini ivi residenti, sottoposti a rumore e inquinanti pericolosi per la salute umana. I cittadini conoscendo l’opera e il master plan e conoscendo l’azione devastante sul territorio e le variazioni che apporterà senza dubbio alla qualità della vita, alla presenza di inquinanti diretti e indotti e anche alle ricadute sulla filiera agroalimentare del luogo, hanno fatto opposizione ai decreti Via e di compatibilità ambientale : Vincendo al Tar. Purtroppo probabilmente la sconfitta è stata dura, inaspettata e tremenda, tanto da temere che tanta propaganda, lavori fatti ( pur conoscendo che c’erano i ricorsi ) fusioni di società e piani industriali che portavano i passeggeri presunti da 500.000 come da master plan a 2-3 o 5 milioni , mandasse davvero tutto in fumo come per Firenze e in un momento complicato . Sembra strano che in un momento di difficoltà Italiana generale, in un periodo di pandemia , si pensa a costruire aeroporti per viaggiatori che forse verranno….invece di pensare alle piccole imprese e lavoratori in difficoltà, alle famiglie indigenti e altro . Non parlatemi di posti di lavoro e altro perchè a Napoli ci sono precari e senza lavoro...diciamoci le verità, non sento davvero questa tanta occupazione. Tutti invece con la paura di perdere i 40 milioni dello sblocca italia di Renzi , prorogati tra l’latro incomprensibilmente dal Movimento cinque stelle , che da difensore dell'ambiente in questo caso è divenuto un " fiancheggiatore degli imprenditori ". Ecco che contro i cittadini che difendono il loro territorio, la salute dei cittadini, le produzioni agricole e la sicurezza sorvolati , e anche , perchè no , le loro proprietà o parte di esse da sottrarre …. Schierarsi diversi soggetti oltre ai perdenti al Tar ( Regione, consorzio aeroporto, Enac e Ministero ambiente ) in appoggio la Cgil, la Regione Basilicata, la camera di commercio di Salerno , il Comune di Salerno, Pontecagnano ! e Bellizzi ! Saranno squillate le trombe ? Vediamo ora la stampa e i media che sembra non volere vedere i problemi dell’opera ma solo credere in inesistenti vantaggi altrui in periodo di grande crisi. E poi vogliamo parlare di interessi privati di cittadini da calpestare perchè piccoli...e neri ? Somiglia alla storia dei piccoli indiani e dei grandi visi pallidi! Da Bambino ho imparato a fere il tifo per gli indiani ! Fa sorridere e dovrà fare sorridere questa storia, si vuole raccontare ai giudici che il diritto è al di sotto del raccontato interesse pubblico? Un’opera se ha problemi non conta il diritto ma l’investimenti degli attori? Il diritto si difende e se anche una sola persona ha " diritto ed è in diritto " può e deve essere ascoltata e perchè no aiutata. L’articolo 32 della costituzione Italiana , richiamato dai giudici del Tar di SALERNO E Firenze è chiaro e insormontabile da chiunque anche dalle istituzioni : La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività…. e l'opera che si vorrebe costruire è altamente impattante con l'ambiente , scarsamente studiata , descritta a mio giudizio male , con scarsa attenzione alla scienza moderna e alla salute delle popolazioni esposte. I sindaci di paesi, dovrebbero documentarsi, leggere, ascoltare la scienza e proteggere i cittadini come farebbe una buona madre e non seguire l'onda di altri. Dovrebbero tutelare in questo modo i propri territori non andare in aiuto alle istituzioni perdenti e presentarsi al Consiglio di Stato. Se voleva essere una dimostrazione di forza, temo sia solo una manifestazione di paura e debolezza, un po’ come quegli animali che per corteggiare le femmine si fanno duri, belli e forti proprio per fare apparire magari quello che non c’è. Vincenzo Petrosino- Oncologo Chirurgo- SALERNO

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