I cafoni hanno scelto via Pietro Gobetti, a Mercatello, per trasformare l'area di parcheggio nell'isola del degrado. Duecento metri di asfalto, tra i binari ferroviari e la caserma dei Carabinieri (alle spalle), sono diventati nelle ultime settimane un percorso ad ostacoli, "impreziosito" anche dalla presenza di escrementi. Gli ultimi rifiuti depositati sono stati ammassati in un angolo della strada, nei pressi di un varco murato. Lì un innamorato folle ha ricordato al mondo, con la bomboletta spray, che è passato un anno da quando "io e..Bubu stiamo insieme". Ai piedi della dedica con vernice nera, gli incivili hanno lasciato la propria cartolina: buste di plastica contenenti rifiuti di ogni genere, cartoni, pantofole.

"Da alcune settimane, passeggiare in via Gobetti è un atto di coraggio, quasi di fede", protestano i residenti che ci hanno inviato le foto del degrado. Gli alberi, le cui radici hanno da tempo spaccato le mattonelle della pavimentazione stradale, ai bordi dei marciapiedi, sono diventati campane del vetro. I cafoni abbandonano bottiglie, cassette con pomodori ammuffiti, cartoni, tappeti. I residenti chiedono l'intervento immediato dei vigili urbani e degli addetti alla pulizia delle strade cittadine. A Mercatello, nel frattempo, il cimitero di auto abbandonate, in via Palinuro, è ancora lì dov'era stato scoperto e fotografato dai residenti, a giugno.