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Calcioscommesse, Salernitana - Bari 3-2 finisce nel mirino degli investigatori

Secondo la procura della Repubblica di Bari la gara sarebbe stata "comprata" da alcuni giocatori della Salernitana: i granata dovevano salvarsi mentre il Bari era già promosso in serie A

Salernitana - Bari, il "biscotto perfetto". E' la penultima giornata del campionato di serie B stagione 2008-09, la Salernitana è a caccia di punti per la salvezza mentre il Bari è proiettato verso la serie A. Le due squadre e le relative tifoserie sono gemellate: la gara si conclude con un 3 a 2 per la Salernitana, che grazie poi ad un pari a Mantova la domenica successiva conquista la salvezza e la permanenza in serie B. Un gara però sulla quale la procura della Repubblica di Bari ha aperto un'inchiesta sospettando che possa essere stata "combinata". Questi i fatti, così come riferito dal quotidiano la Città di Salerno. 

La procura di Bari inizia ad indagare sulla gara in seguito alla visione di un fax in cui un ex giocatore dell'Ascoli, tale Micolucci, accusa il Bari di combine. Da qui parte l'indagine del procuratore di Bari Antonio Laudati. Due giocatori della Salernitana, Fusco e Ganci, secondo le ricostruzioni degli investigatori, avrebbero contattato alcuni loro amici all’interno dello spogliatoio del Bari. Vogliono, anzi, devono “aggiustare” quella partita. Due tra i giocatori del Bari sarebbero stati particolarmente recettivi, Stellini e Gillet. L’offerta non è chiara: sul tavolo balla una cifra tra i 200 e i 300mila Euro per perdere. I senatori ne parlano all’interno dello spogliatoio. Si discute. Alla fine si accetta. Il primo incontro con quelli di Salerno avviene in uno spiazzo autostradale.

Secondo quanto riferito dagli investigatori in quella piazzola di sosta viene deciso che gli emissari della Salernitana seguiranno la gara insieme alla compagna di uno dei calciatori del Bari. Al termine del match, a risultato conseguito (ossia la vittoria dei granata) lasceranno la valigetta con i soldi. Secondo gli investigatori il risultato di 3 a 2 avrebbe accontentato sia la Salernitana (che aveva bisogno di punti per salvarsi, mentre il Bari era già promosso in serie A) sia gli scommettitori, in quanto il risultato era un over. Il giorno dopo i giocatori del Bari si sarebbero quindi divisi il bottino: ai senatori, secondo gli inquirenti, in particolare a Gillet, Stellini ed Esposito, vanno le fette più grosse. Agli altri le fette più piccole.

Tutti i giocatori sono stati interrogati ed alcuni si sono rifiutati di rispondere. Due i giocatori sui quali, si apprende, ci sarebbero dubbi secondo gli inquirenti: si tratta di Gazzi e di Andrea Ranocchia. Il centrocampista del Torino, secondo alcuni testimoni, in primis rifiutò i soldi e fu poi costretto ad accettare un computer in omaggio. Per quanto riguarda Ranocchia le voci dei testimoni sono contrastanti: c'è chi dice che abbia preso i soldi, chi dice che invece li abbia rifiutati. La procura di Bari è pronta a chiudere l'inchiesta e a passare le carte al procuratore federale FIGC Palazzi. Ed è proprio il risvolto nella giustizia sportiva a terrorizzare i calciatori.

 

 



 

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