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Casertana-Salernitana, 1-0: il veleno nella calza per i Granata

Decide Mancosu su rigore a tempo abbondantemente scaduto. Decisione arbitrale molto discutibile. Brutta partita. Opaca la prova della truppa di mister Menichini, brindano i padroni di casa quando la gara è in procinto di concludersi sul giusto pareggio

Partita da sbadigli, qualche sporadica occasione da rete, non più di tanto degna di nota, per le due contendenti. Quando lo 0-0 sembra cosa fatta, quando la Salernitana, addirittura impalpabile nel secondo tempo, sta guadagnando un punticino, l'arbitro Giovani di Grosseto in pieno recupero assegna un calcio di rigore a dir poco discutibile alla Casertana, fin lì nient'affatto preferibile agli avversari: Mancosu realizza cotanta grazia per una vittoria pesantissima. Brutta Salernitana e brutto il suo pomeriggio: per nulla brillante, eccessivamente rinunciataria. Ed alla fine viene punita.

LA PARTITA. Al Pinto, grossa attesa. I padroni di casa, allenati da mister Campilongo, cullano ambizioni di aggancio alle primissime posizioni della graduatoria. La Salernitana, in parte rimaneggiata, è chiamata ad una prova di forza per respingere gli assalti dei padroni di casa e consolidarsi al primo posto del campionato di Lega Pro, girone C, all'esito della sedicesima giornata. 9 punti sui 12 disponibili per i Falchetti nelle ultime quattro apparizioni, da quando mister Campilongo ha preso il posto dell'esonerato Gregucci. Pubblico di casa in fremente attesa per il match contro i Granata, che manca all'appello da almeno ventidue anni. Secondo miglior attacco ed un buono score casalingo contro la squadra regina del torneo, che lontana da Salerno è quasi un rullo compressore. Mister Menichini, ai fini della scelta del modulo e degli interpreti, si ritrova con una coperta fin troppo corta per le assenze di Trevisan, Pestrin e Colombo, ed è costretto ad arruolare, per completare la panchina, Nalini e Negro, nient'affatto in condizione. Via libera in avanti all'ultimo arrivato Perrulli mentre per la difesa la linea Bianchi-Tuia-Lanzaro-Franco deve stare ben attenta a fronteggiare l'assortito trio d'attacco della Casertana Cunzi-Diakitè-Mancino. Gabionetta è arretrato sulla linea mediana del campo con il compito di fungere da pendolo con la linea d'attacco in cui Calil è il confermatissimo terminale offensivo di manovra. Reciproci sfottò sugli spalti tra le tifoserie. Quarta contro prima in questo lunch match della Befana mentre al Menti di Castellammare è di scena un altro big-match: Juve Stabia-Benevento, seconda contro terza.

Spazi intasati, le squadre si concedono qualche isolata folata offensiva. Veemenza nella manovra da ambo le parti ma non ci sono sussulti. Nella Salernitana sono molto intraprendenti Calil e Perrulli; la prima conclusione a rete del match è della Casertana, il tiro dalla distanza su punizione di Mancosu è abbondantemente fuori bersaglio al 20'. Tre giri di lancette dopo, Perrulli, di esterno destro conclude per il comodo disimpegno di Fumagalli. Al 24' Perrulli, ancora lui, involontariamente servito, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, da un colpo di testa avversario, di esterno destro in area batte a rete: scheggiata la traversa e palla fuori. Al 30' Favasuli su punizione, palla a giro che termina sul fondo. Al 40' destro di Mancino su punizione dai 30 metri, parata di Gori. Preme la truppa del trainer Campilongo, tre tiri dalla bandierina consecutivi collezionati con la sfera danzante minacciosamente a ridosso della porta avversaria. Prima frazione più briosa negli ultimi minuti a rompere la tendenziale monotonia, ma all'intervallo si resta sullo 0-0.

Un tiro blando di Cunzi al 7' è il primo tentativo a rete, Gori si accartoccia e blocca. La Casertana tenta di intessere trame offensive più concrete, al 19' un tiro dalla bandierina genera apprensione in area avversaria. Il vento sembra condizionare la Salernitana, oltremodo guardinga. Si giocherella in campo, con le squadre che paiono accontentarsi del risultato ad occhiali. Al 39' Calil viene servito in profondità, buco della difesa di casa, ma il brasiliano perde l'attimo per essere insidioso. Il veleno è nella coda del match: al 47' Diakitè termina a terra su un contatto con Tuia. Proteste vibranti degli ospiti, appare molto generosa la concessione arbitrale della massima punizione. Dal dischetto va Mancosu che realizza il penalty che decide la gara. Gioisce la Casertana che si avvicina ai primissimi posti; la Salernitana urla di rabbia ancorchè abbia disputato una gara negativa sul piano dell'applicazione.

Il tabellino della gara

CASERTANA (4-3-3): Fumagalli; Idda, Mattera, Murolo, Bianco; Marano, Cruciani, Mancosu; Cunzi (dal 25'st Alvino), Diakitè, Mancino (dal 37'st Carrus). A disp.: D’Agostino, Antonazzo, D’Alterio, Rajcic. All: Campilongo.

SALERNITANA (4-4-2): Gori; Bianchi, Tuia, Lanzaro, Franco; Gabionetta (dal 23'st Mendicino), Bovo (dal 45'st Giandonato), Favasuli, Pezzella; Perrulli (dal 40'st Nalini), Calil. A disp.: Russo, Penta, Negro. All: Menichini

Arbitro: Giovani di Grosseto (ass.: Raspollini - Cecconi)

Marcatore: 49'st Mancosu su rig. (C)

Note: vento freddo e cielo sereno, manto di gioco in buone condizioni. Spettatori oltre 6000 con almeno 400 di fede granata. Ammoniti: Bianco (C), Lanzaro (S), Favasuli (S),  Idda (C). Angoli: 7-1. Recuperi: 1'pt - 3'st.

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