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Venerdì, 29 Marzo 2024
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E' iniziata l'era Gregucci: col Foggia sarà rivoluzione tattica

Il neo trainer granata fin da subito sembra intenzionato a cambiar volto alla squadra granata. Contro i rossoneri, oltre al tridente offensivo declinabile in più versioni, la novità tattica più rilevante sarà la linea difensiva a 4. Bocalon guiderà l'attacco

La "terza era Gregucci"ha preso finalmente il via, risolvendo definitivamente la crisi tecnica deflagrata con le dimissioni di mister Stefano Colantuono. Seppur in sella da poco più di 48 ore, l'ex collaboratore del C.T. della Nazionale Roberto Mancini è chiamato fin da subito a dar la scossa ad una squadra che stava lentamente ma inesorabilmente smarrendo la strada, perdendo quella compattezza che ne aveva contraddistino le prestazioni. E in qeusto senso, il trainer pugliese sembra non voler perdere tempo, sottoponendo ai calciatori fin dai primissi allenamenti un nuovo canovaccio tattico in grado di rivalutare le potenzialità - almeno secondo l'ottica del trainer - di un gruppo rimaste ancora in buona parte inespresse. All'orizzone si prospetta dunque una rivoluzione tattica definitiva, che manderà agli archivi la precedente gestione tecnica; ovviamente però, in un lasso di tempo così breve, è inimaginabile avere risultati fin da subito efficaci, tuttavia il solco è tracciato.

La formazione: 

La gara tra Salernitana e l'insidioso Foggia di mister Padalino incombe, le insidie sono note come i punti deboli dell'avversario, tuttavia il tempo per preparare la gara dell'Arechi (domani ore 12.30) è stato poco e in questo senso Gregucci ha dovuto far di necessità virtù. Nonostante le tempistiche siano 'scomode" il tecnico non si è perso d'animo e ha inteso proporre comunque alla squadra alcune novità tattiche. La più interessante è senza dubbio la costituzione di una difesa a 4: se con Colantuono tale schieramento era solo una soluzione alternativa se non d'emergenza, con la "nuova gestione" l'eccezione dovrebbe divenire la regola. Novità in vista anche per gli altri settori, con un centrocampo che sarà composto con ogni probabilità da un vertice basso e due mezzali e un tridente offensivo declinabile in più versioni: puro, con il trequartista o ad albero di Natale sono alcune delle ipotesi al vaglio dal tecnico, che contestualmente però sta individuando anche i calciatori giusti che dovranno interpretare questa rivuolzione copernicana. Appare scontato dirlo, ma tali novità comporteranno un azzeramento di quel che sono state almeno fino ad oggi le gerarchie: molti calciatori che fino a domenica sono stati letteralmente in naftalina potrebbero avere nuove chance, come d'altronde è vero anche il contrario per alcuni atleti che invece hanno avuto un minutaggio notevole. 

Volendo provare a stilare un probabile undici quanto più aderente alla realtà, al netto degli esperimenti posti in essere in queste 48 ore e degli atleti disponibili. Davanti a Micai, linea difensiva a 4 composta da Schiavi e uno tra Migliorini e Mantovani al centro, mentre sui rispettivi out, Gigliotti sembra essere in vantaggio su Vitale per quel che riguarda la fascia sinistra, mentre a destra Pucino dovrebbe essere preferito a Casasola e Djvan Anderson. A centrocampo, conferme in vista per lo stakanovista Di Tacchio, che sarà coadiuvato dal rientrante Castiglia nelle vesti di mezzala sinistra e da Akpa Akpro a destra. In attacco, il punto fermo sembra essere Riccardo Bocalon: il Doge è 'carta' ampiamente conosciuta da Gregucci avendolo avuto già alle sue dipendenze alcune stagioni fa ad Alessandria, e in tal senso difficilmente ne farà a meno. Da comprendere ora quali saranno gli altri due interpreti di un tridente che nelle intenzioni del trainer dovrà essere camaleontico. Puro, col trequartista o addirittura ad albero di Natale in base all'avversario, ma con un unico obiettivo: incrementare il contributo in termini di reti del reparto offensivo granata, vero e proprio tallone d'Achille della vecchia gestione. Contro il Foggia, i maggiori indiziati a completare il reparto offensivo sembrano essere Jallow e Rosina, con quest'ultimo che dovrebbe agire da trequartista, ma non si escludono sorprese: anche elementi come Orlando e Andrè Anderson scalpitano, ma il loro 'scarso' minutaggio non depone a favore di un loro utilizzo dal 1'.  

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