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Lo stadio Arechi nella morsa dei parcheggiatori abusivi

Numerosi, prepotenti e prevaricatori. In occasione delle partite della Salernitana, loschi figuri, sfruttando il lassismo dei vigili urbani, si aggirano tra i parcheggi a pagamento e non dello stadio, vessando i cittadini con l'odioso obolo

Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi a Salerno dilaga in ogni dove. Non da oggi chiaramente, ma negli ultimi tempi la diffusione di questo malcostume è in costante crescita. Pochi quartieri della città oramai possono ritenersi immuni da una delle 'piaghe' più odiose e insopportabili che flagellano il capoluogo. Vittime di questi parassiti sono gli automobilisti, che spesso si trovano quasi inermi ad affrontare questi loschi individui con la paura di subire ritorsioni in caso di diniego dell'odioso obolo.  

La zona antistante allo stadio Arechi è tra le aree più colpite della city, in particolar modo prima dello svolgimento delle gare interne della Salernitana. Ad inizio stagione il fenomeno interessava solo piccole zone marginali, non controllate dalla municipalizzata "Salerno Mobilità". Man mano che le partite sono trascorse però, il numero dei molesti abusivi è esponenzialmente cresciuto, fino a coinvolgere anche i parcheggi gestiti dagli "Ausiliari del traffico", là dove i tifosi versano già la somma di 1 euro per poter posteggiare la propria vettura. E come spesso accade, al danno si aggiunge anche la beffa: i cittadini oltre a dover pagare il famoso grattino per la sosta, sono spesso costretti ad elargire l'obolo a questi fastidiosissimi soggetti, che, spavaldi, si presentano chiedendo "un caffè a piacere". Non "la passano liscia" nemmeno i possessori di scooter e moto, addirittura invitati da alcuni soggetti ad accostare per posteggiare  sul ciglio della strada di "loro" competenza. 

Complice il pugno tutt'altro che di ferro delle forze dell'ordine, questa schiera di cafoni imperversa praticamente indisturbata, in barba alle leggi dello Stato, ai 'fogli di via' già emessi e al sacro santo diritto dei cittadini di non essere molestati in un luogo pubblico. E a nulla sono valse le segnalazione alle auotorià competenti da parte di tanti cittadini imbufaliti. Anzi, durante la stagione calcistica ancora in corso, le cronache raccontano di degenazioni verbali, aggressioni fisiche e ritorsioni alle autovetture (ritrovate danneggiate dai legittimi proprietari nel post-gara) in caso di un 'no secco' all'obolo. 

Si dirà - come spesso accade - che i caschi bianchi sono numericamente pochi per affrontare un fenomeno così ampio, ma quando pervengono (anche alla nostra redazione) segnalazioni che raccontano di richieste insistenti di denaro con le pattuglie della Polizia Municipale nelle vicinanze, vuol dire che qualcosa non funziona. E le colpe di questo andazzo vanno ricercate anche nella politica, chiamata a dare risposte alla cittadinanza, ma incapace - ieri come oggi - di trovare soluzioni reali per debellare una problematica annosa ed insopportabile. Fa specie tra l'altro dover attenzionare con spiacevole ciclicità la piaga degli abusivi, che prolifera nonostante gli standard europei - veri o presunti - che la città di Salerno avrebbe secondo alcuni raggiunto. 

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