rotate-mobile
Sport

La nazionale di calcio, Salerno e la "favola" dell'amichevole di lusso

Stavolta è Italia-Francia l'ennesima "suggestione calcistica internazionale" che coinvolge il capoluogo. Già in passato, lo stadio Arechi è stato associato ad un match degli azzurri, ma le carenze strutturali dell'impianto rendono favolistiche qualsiasi ipotesi

E' destino che ciclicamente il Principe degli Stadi debba "esser proposto" (non si sa da chi) come sede per ospitare un'amichevole di lusso della nazionale italiana di calcio. Non è una scienza esatta - sia chiaro - ma poco ci manca. La notizia, curiosamente data in pasto all'opinione pubblica salernitana prima di una tornata elettorale (accadde lo stesso nel marzo 2014, poco prima delle elezioni per il parlamento europeo, quando fu data praticamente per certa l'amichevole Italia - Inghilterra), si sta rincorrendo in città già da 36 ore, senza però avere - fino ad ora almeno - nessun riscontro autorevole da parte delle istituzioni calcistiche.

Se negli anni addietro le voci di una possibile passerrella azzurra a Salerno erano plausibili, oggi sono purtroppo mere ipotesi favolistiche. Il perché? E' presto detto: lo stadio Arechi, seppur a tutt'oggi agibile per ospitare 31.300 spettatori, è stato in passato già "bocciato" dagli organi predisposti dalla Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio), per via di una serie di crticità che rendono l'impianto di via Allende non adeguato ad ospitare manifestazioni calcistiche di portata internazionale. Problematiche oggi già note ai più, ma chissà come mai puntualmente dimenticate in particolari momenti storici. Tra le varie pecche riscontrate, la mancanza di panchine numerate atte ad ospitare ed accogliere i tifosi (quasi tutti i settori, salvo la tribuna inferiore sono sguarniti), la parziale chiusura della curva - nord (gli ingressi dell'anello superiore sono addirittura murati), una tribuna stampa ai limiti del praticabile, l'assenza di un tabellone luminoso, la presenza di pochi servizi (quelli presenti in condizioni igienico-sanitari non eccelse) ecc. ecc.. Per ovviare a queste carenze strutturali del "Principe degli Stadi", sono necessari degli interventi importanti (sia dal punto di vista economico che tecnico) da parte dell'ente proprietario dell'impianto, ovvero quel Comune di Salerno che ad oggi non ha la capacità economica per investire un solo euro nel restyling dello stadio.

Nelle more di quel che sembra più una fumosa boutade, immaginate per un momento cosa accadrebbe se un giorno l'ipotesi di una partita degli azzurri si concretizzasse per davvero: tra mezzi pubblici a singhiozzo, corse della metropolitana soppresse (per questioni di ordine pubblico) e parcheggiatori abusivi, la figuraccia internazionale sarebbe garantita. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La nazionale di calcio, Salerno e la "favola" dell'amichevole di lusso

SalernoToday è in caricamento