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La voce dei tifosi: "Ai play-out il Lanciano è l'avversario più abbordabile"

E' tanta l'amarezza tra i tifosi granata per non aver centrato la salvezza diretta. Ora però - salvo penalizzazioni - c'è da preparare lo spareggio con i frentani, che ad oggi sono l'ultimo ostacolo a frapporsi tra Salernitana e la B

Con la fondamentale vittoria ai danni del Como di mister Cuoghi, la Salernitana è riuscita ad acciuffare, quasi al fotofinish, la zona play-out. Ieri sera però, tra i diciottomila dell'Arechi - dopo aver accarezzato per qualche minuto il sogno di centrare la salvezza diretta - è inizato a serpeggiare un certo malumore, sfociato poi in qualche fischio nei confronti di calciatori e società. Un'insoddisfazione figlia non tanto della prestazione offerta dalla squadra contro i lariani (primo tempo brillante, secondo in affanno), ma per tutte le occasione gettate al vento durante la stagione regolare. Sarebbe bastato infatti un miserabile punto ai granata per evitare le forche caudine degli spareggi, ma tant'è, oggi l'unica maniera per salvaguardare la categoria risiede nel doppio confronto con il Lanciano ai play-out. Sui frentani però grava ancora la spada di Damocle della giustizia sportiva, che potrebbe riscrivire nuovamente la classifica e favorire il Livorno, retrocesso sul campo ieri proprio contro i rossoneri.   

"Per la qualità mediocre della squadra, l'aver centrato i play-out è già una conquista" afferma demoralizzato Maurizio nel post gara di Salernitana - Como - "Nonostante ciò avremmo potuto centrare la salvezza senza troppi patemi con un briciolo di concentrazione in più in alcune gare chiave, vedi Vercelli. Purtroppo però paghiamo una serie di errori impressionanti, che raramente si concentrano in una sola stagione". In ottica spareggio, per Federico, non è tanto l'avversario il cruccio, quanto la condizione atletica dei calciatori granata: "Il problema reale è che arriviamo malissimo a questi play-out. Sia Lanciano che eventualmente Livorno, sono due squadre più in forma di noi dal punto di vista psicofisico. La Salernitana di quest'anno sembra più un distaccamento del Ruggi D'Aragona che una squadra di calcio, ed il fatto di aver perso ieri altri 3 calciatori per infortunio non fa altro che confermare questa tesi". Più ottimista Antonio che giudica il fattore tempo determinante per rimettere in sesto la squadra. "Ci sono 2 settimane per recuperare le energie fisiche e mentali. Poi toccherà a Pestrin e compagni salvare la B. I tifosi hanno già dato e continueranno a dare il loro sostegno, schierandosi fino in fondo al fianco dei ragazzi di Menichini". Alessandro invita i tifosi all'ultimo sforzo in vista degli ultimi 180 minuti della stagione: "Ieri sera ad un certo punto ero quasi incredulo quando da Pescara arrivavano buone notizie. Troppo bello per essere vero. Ciò non toglie però che lotteremo fino all'ultimo respiro per conservare la categoria. La Salernitana ha molti problemi di natura tecnica, ma proprio per questo agli spareggi sarà meglio incontrare il Lanciano: non solo perché è l'avversario più abbordabile, ma soprattutto per le gravi condizioni economiche in cui versa la società abruzzese. Difficilmente l'anno prossimo riusciranno ad iscriversi in Legapro, figuriamoci in serie B". 

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