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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il soprannome dei marines, l'allenatore che divenne leggenda: a Salerno, la panchina di Zio Tom

I nati al Vestuti ricordano questa formazione a memoria e chi non era nato ancora la "difende" e custodisce con orgoglio, tramandata oralmente, di padre in figlio, come in una grande tribù granata

Piccoli, Rosati, Morosi (ma anche Josio), Dianti (ma anche Minto), Alberti, Scarnicci, Corbellini, Cominato, Prati, Cignani, Sestili. I nati al Vestuti ricordano questa formazione a memoria e chi non era nato ancora la "difende" e custodisce con orgoglio, tramandata oralmente, di padre in figlio, come in una grande tribù granata. Questa formazione è una gemma incastonata nel cuore e nella memoria, è storia, è l'orgoglio, l'appartenenza. Stagione di grazia 1965/'66. La Salernitana non è quotata dai bookmakers - si scriverebbe oggi - non è indicata come la grande favorita. Però è Bersagliera, vive, gioca, sogna e fa sognare. E' affidata a Domenico Rosati, per tutti Tom. Il nomignolo lo riceve dai marines amaricani a San Benedetto del Tronto, sul finire della Seconda Guerra Mondiale. I nati al Vestuti ricordano il testa a testa con il Cosenza, la potenziale beffa della partita che fu sospesa a L'Aquila per invasione di campo e che stranamente non fu tramutata in vittoria a tavolino, sospesa l'8 maggio 1966 al 18' del secondo tempo. Il replay fu giocato il 29 maggio 1966. Finí 0-0, anzi fu un grande, grandissimo 0-0, come quello del 1989/'90 allo stadio Vestuti contro il Taranto, con i compianti Di Bartolomei in campo e Ansaloni in panchina. Ma quella è un'altra storia. Questa storia, invece, la storia di Tom, di Pierino Prati, dei tiri a foglia morta di Cominato, della roccia Scarnicci e del maratoneta Cignani, sarà raccontata in una giornata evento, il 21 febbraio.


L'evento

Rivive la leggenda di Tom Rosati. Telecolore e CentoperCentogranata, il gruppo social ideato da Franco Esposito e Roberto Guerriero, hanno organizzato per giovedì prossimo 21 febbraio una serie di iniziative per ricordare la figura dell’allenatore che guidò la Salernitana dal 1965 al 1967 (centrando la storica promozione in B del ’66), nella stagione 70/71 e nel torneo di serie C 78/79. Saranno a Salerno la figlia Barbara Vittoria, che Tom Rosati chiamò così proprio per la vittoria ottenuta nel campionato 65/66, il nipote di Tom Rosati, Filippo e lo scrittore Alessandro Talamonti. Alle 11,30 i familiari di Tom Rosati saranno in diretta a Radio Bussola 24 per rispondere alle domande dei tifosi. Alle 12,30 saranno ricevuti a Palazzo di Città dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e dall’assessore allo sport Angelo Caramanno, che testimonieranno il ringraziamento della città per i risultati sportivi ottenuti dal leggendario Tom alla guida dei granata. Alle 16,30 la signora Rosati e suo figlio saranno allo stadio Donato Vestuti, teatro delle gesta sportive di Tom Rosati, dove incontreranno una rappresentanza della US Salernitana. Alle 19 è previsto un aperitivo/amarcord nella sede del Salerno Club 2010. Alle 20,00 l’evento finale al ristorante Non Ti Pago. Qui la signora Rosati incontrerà giornalisti, tifosi e tanti salernitani che hanno vissuto e raccontato quel periodo. Saranno mostrati, grazie alla disponibilità della famiglia Rosati, documenti e cimeli mai visti prima, ad ognuno dei quali è legato un pezzo della storia ormai centenaria della US Salernitana.

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