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"Piazza Peppino Tedesco": Sieti e Salernitana abbracciano il presidente

L'intitolazione alla presenza della famiglia dell'avvocato - la moglie Mariapia, i figli Michele e Utilia - e del nipotino Giuseppe che ha ricevuto in dono dalla Salernitana la maglia del centenario

"Papà era così legato alla sua terra che inventò una storia per noi bambini: ci fece crede che Sieti fosse stata capitale d'Italia durante la Guerra Mondiale". Con questo aneddoto - uno dei tanti - l'avvocato Michele Tedesco ha raccontato con trasporto e tenerezza uno dei momenti trascorsi con il papà Giuseppe, apprezzato penalista, indimenticato presidente della Salernitana (prima commissario straordinario) dal 1967 al 1972. 

L'intitolazione

Proprio a Sieti di Giffoni Sei Casali, l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Munno ed i concittadini hanno voluto dedicare a don Peppino Tedesco l'intitolazione della piazzetta dove lui era solito giocare a pallone da bambino, non molto distante dalla propria abitazione. C'erano tifosi della Salernitana reduci dalla gara vinta dalla squadra di Ventura contro l'Entella, amici, conoscenti, i baby calciatori della formazione Primavera granata, il direttore sportivo Angelo Fabiani, i dirigenti Salvatore Avallone e Alberto Bianchi, la moglie dell'avvocato, la signora Mariapia D'Acunto, i figli Michele e Utilia e il nipotino Giuseppe che ha ricevuto in dono la maglia del centenario.


La storia

Con Tedesco al timone, la Salernitana ha anche vinto il trofeo Berretti battendo in finalissima la Solbiatese, ai calci di rigore. Il portiere di quella squadra era Fulvio De Maio e il il trofeo è l'unico titolo giovanile lucidato in bacheca dalla Salernitana. Durante la presidenza Tedesco, i granata sfiorarono anche la promozione in serie B ma in classifica si attestarono alle spalle del Sorrento. 
 

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