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La Salernitana ko a Perugia nella sfida playoff: la cronaca della partita

Gregucci sceglie Djuric e fa riposare Calaiò. Nell'allenamento pre gara si fa male Jallow che poi stringe i denti e gioca. Il Perugia, però, ha passo, metri, campo e punisce i granata in 3' con Verre e Sadiq. Riapre la gara Casasola ma gli umbri fanno 3-1, in inferiorità numerica

La Salernitana cade a Perugia, sconfitta nello scontro diretto con finestra spalancata sui playoff. I granata, scollegati dalla partita per 31', subiscono il provvisorio 2-0 degli umbri, riescono ad accorciare le distanze prima dell'intervallo, beneficiano del "regalo" di Sadiq che lascia il Grifo in dieci uomini per espulsione ma subiscono il gol del 3-1, nonostante la superiorità numerica. Il Perugia, sconfitta tre volte su tre nelle ultime gare interne, guadagna punti e ossigeno. La Salernitana soccombe e adesso deve riscostruire il morale e classifica.

Le sorprese e gli imprevisti

La sfida del "Renato Curi" è in salita già nel pre-gara. Gregucci sceglie il gigante bosniaco Djuric e lascia in panchina Calaiò, per turnover. L'idea è di farlo duettare con Lamin Jallow ma nel riscaldamento è subito batticuore, perché si ferma Jallow, si scalda Orlando. Poi Jallow stringe i denti e va in campo. Mazzarani in panchina ma è costretto ad indossare le scarpe da ginnastica, dopo la contrattura rimediata il giorno della partenza per Perugia.

Una montagna da scalare

Una percussione di Verre e una magia di Sadiq - tutto in tre minuti, dal 28' al 31' - mandano al tappeto la Salernitana e spianano subito la strada al Perugia nello scontro diretto per i playoff, allo stadio Renato Curi. E' riduttivo, però, legare lo svantaggio iniziale a due prodezze dei giocatori migliori del Grifo. La supremazia del Perugia nel punteggio ha radici più profonde e prende forma in Umbria dopo trenta minuti di pallino del gioco lasciato dalla Salernitana agli avversari: i granata fanno fatica dal 1' e quasi si "consegnano"; lasciano metri e iniziativa; invitano il Perugia a fare la prima mossa ma in questo modo perdono le distanze, perdono Verre che si infila tra le linee e soprattutto vedono sfrecciare l'imprendibile Sadiq. Il Perugia fa capolino in area di rigore granata dopo 4 giri di lancette: accelerazione di Sadiq, Micai sceglie bene il tempo dell'uscita e gli chiude lo specchio costringendolo a servire compagni anziché battere a rete. Poi "spazza" Minala. La replica dei granata è immediata, al 6': si avvita Djuric, colpo di testa, pallone sul fondo. Poi solo Perugia, fino al 2-0. Prove generali al 12': triangolo Verre-Sadiq-Verre, tiro rimpallato. Al 19', sugli sviluppi di calcio d'angolo, Carraro impatta col destro, lasciato solo in area, ma non inquadra lo specchio. Al 27', Jallow sbaglia lo stop e innesca il contropiede del Perugia: Verre non finalizza, perché "strozza" il tiro. Il Perugia sfonda soprattutto a destra con Sadiq e Falzarano, fa l'andatura e trova l'1-0 al 28'. C'è un buco in mezzo al campo, una prateria: Verre percorre trenta metri a disposizione, tira, Migliorini può solo "sporcare" la traiettoria ma non impedire che il pallone finisca in fondo al sacco. La Salernitana è stordita e il Perugia affonda il colpo. L'azione si sviluppa di nuovo sulla destra, protagonista Sadiq. Migliorini non gli lascia la corsia centrale ma forse è un po' pigro nella copertura dello spiraglio a destra. Accompagna Sadiq, magari è convinto che il pallone finisca fuori ma Sadiq ha un'accelerazione e il difensore della Salernitana prova a recuperare con una scivolata. Non basta. Sufficienti, invece, i trenta centimetri e lo spiraglio di luce per Sadiq: tiro fortissimo quasi da fondo campo, una "fucilata" che finisce tra Micai e la trasversale, sorprendendo anche il portiere granata.

La reazione

Dopo l'uno-due del Perugia, quasi liberata per paradosso in seguito alla frustata psicologica, la Salerntana reagisce e accorcia le distanze al 35'. Tutto nasce da un anticipo di Mantovani a metà campo. L'azione si sviluppa sulla fascia sinistra dei granata, rapida circolazione del pallone per Jallow che scarica per Andrè Anderson. Nonostante il turbante che quasi gli copre gli occhi (tacchettata di Melchiorri all'alba dell match, perugino non ammonito) il brasiliano della Salernitana inventa un sombrero. Forse immagina di concludere da solo ma la finezza diventa un assist a seguire per Casasola, che mira al palo lungo e fa gol, più o meno dalle stesse zolle di Palermo.

Possibile svolta e harakiri

La partita potrebbe incanalarsi sui binari granata all'8' della ripresa. La freccia perugina Sadiq, calciatore appena ammonito, si fa sorprendere nel secondo fallo consecutivo, ai danni del granata Pucino. L'arbitro è a due passi, estrae il secondo cartellino giallo e lo espelle. Cambia l'aria e può cambiare l'inerzia allo stadio Curi: la Salernitana  è sotto nel punteggio ma in superiorità numerica, 11 contro 10. Gregucci attende qualche istante per studiare anche la nuova disposizione tattica degli avversari e poi rompe gli indugi, buttando nella mischia Calaiò al posto di Djuric. La Salernitana dovrebbe essere padrona del palleggio, costruire palle gol, accerchiare il Perugia. Accade il contrario: gli umbri, nonostante l'uomo in meno, coprono bene il campo, guadagnano due ammonizioni e soprattutto il calcio di punizione dal quale nasce poi il 3-1. Parabola in area di rigore, Pucino sovrastato da Gyomber che fa la sponda di testa, il subentrato Han appostato sull'altro palo per il tap-in vincente. In casa Salernitana, invece, balza agli occhi la difficoltà a tirare in porta. Domenica 10 marzo, alle ore 21, i granata ritorneranno allo stadio Arechi: sfida al Crotone e necessità di far punti.

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