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Incubo Salernitana e playout, la voce dei tifosi: "Abbiamo toccato il fondo"

L'ennesima sconfitta ha lasciato il segno: gli striscioni di contestazione in città spalancano le porte a una settimana di tensione. I supporter sono infuriati, conservano un briciolo di speranza ma nel frattempo attendono con ansia le prossime decisioni della giustizia sportiva

L'ennesima sconfitta della Salernitana a Pescara ha lasciato il segno: gli striscioni di contestazione esposti in città spalancano le porte a una settimana di tensione, vigilia della gara d'andata dei playout con il Venezia. I supporter granata sono infuriati, conservano un briciolo di speranza ma nel frattempo attendono con ansia le prossime decisioni della giustizia sportiva che, a partire da lunedì 13 maggio, potrebbero riscrivere la classifica di serie B. Due squadre direttamente coinvolte - il Palermo davanti al Tribunale Federale Nazionale e il Foggia al Collegio di Garanzia del Coni - e altre due, Salernitana e Venezia che potrebbero assistere al congelamento dei playout.

La voce dei tifosi

"Che siano playout o retrocessione, la storia non cambia: soltanto pensare alla squadra significa imprecare - osserva Mimmo Rinaldi -. Purtroppo siamo in coma irreversibile, sportivamente parlando. La squadra non c'è più né fisicamente né mentalmente. Purtroppo è tutto tremendamente meritato. Siamo in caduta libera da novembre e questa società strafottente è stata assente. Ora a cosa ci vogliamo appigliare? Purtroppo meglio una brutta verità che creare una bella bugia. Siamo appesi ad un filo e senza cenni di risveglio. Grazie ai presidenti e al direttore sportivo: nonostante i vostri errori, noi abbiamo tatuato sulla pelle il cavalluccio marino e festeggeremo lo stesso i 100 anni. Alla nostra festa, voi non siete invitati". Sconsolato Mario De Rogatis. La sua analisi: "Il mio commento è come un elettroencefalogramma piatto: il destino ha voluto che ci dovessimo trovare nelle mani della giustizia sportiva, in una Repubblica delle banane come il nostro Paese, in attesa dell'esito del ricorso del Foggia. Se analizziamo il match sotto l'aspetto tecnico, il pareggio sembrava a portata di mano, ma ormai ci siamo assuefatti all'errore difensivo settimanale. Subire un gol a 12' dalla fine su corner, con la difesa schierata, fa emergere ancora una volta i limiti di questa squadra. Anche con la guida Menichini è cambiato poco: restiamo una squadra mediocre. Se fosse confermata la classifica, meglio il Venezia rispetto alla bolgia di Foggia. Che tristezza, si è toccato il fondo nell'anno del centenario". Paolo Toscano: "E' cambiato l’allenatore ma non si è vista una grossa differenza rispetto alle precedenti partite. C’è tanta amarezza. Ora bisogna rimboccarsi le maniche, stare vicino alla squadra e cercare di salvare questa stagione fallimentare". Il commento di Ciro Troise: "Finale pazzesco. Non sappiamo se e contro chi giocheremo i play out. Stagione gestita malissimo, dall'inizio alla fine. Eppure il tempo per rimediare c'è stato e non si è provveduto per l'assenza totale della dirigenza e della proprietà. A questo punto credo che Lotito debba trovare un acquirente, a qualunque prezzo".

Fb Salerno Today

Tantissimi commenti anche sulla nostra pagina facebook. C'è chi predica calma in vista degli spareggi da affrontare, chi teme che tutto venga riscritto tra poche ore, complici le sentenze che riguardano Palermo e Foggia e chi, infine, propone "un bel pellegrinaggio a Pompei in caso di savezza, per grazia ricevuta".

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