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Protocollo e tamponi, al via i test per la Salernitana: i dubbi dei medici

Cinquanta persone, tra dirigenti, dipendenti di sede, staff tecnico, fisioterapisti, magazzinieri e calciatori, compresi alcuni Primavera, tra i quali l'attaccante Iannone, si sottoporranno ai controlli

"Dica trentatré". Si ritorna in campo ma con prudenza. La fase-2 del calcio, dopo l'approvazione del protocollo Figc-Lega Calcio da parte del Comitato tecnico scientifico del Governo, prevede tamponi nel giorno della ripresa degli allenamenti, da ripetere poi ogni 4 giorni. Subito test sierologici, da ripetere a distanza di due settimane. I calciatori si allenano e non vanno in ritiro blindato ma poi tornano a casa. Se c'è un positivo al Coronavirus, la persona contagiata va in isolamento e gli altri proseguono in quarantena fiduciaria nel ritiro ristretto ma con possibilità di allenarsi.

Il cronoprogramma e i dubbi

L'obiettivo è giocare la prima partiita una settimana dopo la ripresa della Serie A: il 27 giugno, se la massima serie lo farà il 20. Si potrà sforare per la cadetteria ben oltre il 2 agosto ma entro il 20. La Salernitana ha definito una partnership con un istituto di medicina privato che si occuperà di effettuare tamponi al centro sportivo Mary Rosy di Pontecagnano Faiano, che è stato sanificato di recente. Cinquanta persone, tra dirigenti, dipendenti di sede, staff tecnico, fisioterapisti, magazzinieri e calciatori (compresi alcuni Primavera, tra cui l'attaccante Iannone) si sottoporranno ai controlli. Resta da capire se i controlli saranno supervisionati regolarmente dal dottore Andrea D'Alessandro, responsabile sanitario. Ci sono dubbi ad oltranza da parte dei medici dei club: nulla è scontato.

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