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Salernitana: tra rumors e suggestioni il club granata inizia a muoversi sul mercato, ma...

Qual è il futuro tecnico di questa squadra? La priorità del D.G. Fabiani è piazzare altrove prima gli elementi scontenti o in esubero, solo dopo si perfezioneranno gli acquisti. In entrata però si intravedono sull'uscio 'solo' calciatori sul 'viale del tramonto' come l'ex Raffaele Palladino ed Emanuele Calaiò

Eppur si muove, o almeno così pare. Il calciomercato della Salernitana, come da cliché, stenta sempre a decollare nelle prime battute, sia che si tratti della sessione estiva che di quella invernale. Rumors più o meno attendibili, sondaggi, incontri interlocutori e timidi interessamenti, stanno già invadendo il mondo dell'etere, così come le colonne dei quotidiani locali, salvo poi svanire nel giro di 36/48 ore senza colpo ferire. E' il gioco della "Fiera dei Sogni" si dirà, là dove il serio (le trattative reali) e il faceto (Ie speculazioni) si mescolano a tal punto da trasformarsi in un vulnus di informazioni che spesso scantonano in suggestioni fiabesche quanto irrealizzabili. Ma tant'è, niente di nuovo sotto il sole, ora c'è bisogno di capire quali sono le reali prospettive tecniche della Salernitana, in una finestra di calcimercato che si annuncia come in passato caratterizzato da scambi, prestiti e poco, anzi pochissimo danaro fresco.

Una cosa però appare chiara: al di là dei nomi - o i soliti nomi? - che circolano da diverse ore, non basterà provvedere solo a qualche innesto mirato come ipotizzato a fine novembre quando la squadra veleggiava col vento in poppa in piena zona playoff, ma ci vorrà qualcosa di più, sia in termini numerici che qualitativi. Questo per dire che non basterà l'acquisizione dei cartellini di calciatori oramai sul 'viale del tramonto' come i vari Palladino e Calaiò, che hanno sul gruppone troppe primavere e pochissime presenze (l'ex granata per problemi fisici, l'Arciere invece per squalifica), o elementi non in grado di alzare la proverbiale asticella (tra questi l'ex granata Monaco oppure il terzino sinistro dell'Alessandria Agostinoni, accostato in queste ore da Tuttomercatoweb al club granata), ma - e sarà lapalissiano asserire ciò - calciatori pronti per l'uso, in grado di dare quel contributo che gli atleti attualmente in rosa non sono stati in grado di dare. Ovviamente ciò, ammesso e non concesso che la società voglia dare seguito ai proclama della scorsa estate, qaundo i playoff sono stati dichiarati "obiettivo stagionale", tuttavia i primi segnali non sembrano incoraggianti. 

Al netto di queste valutazioni poi biasogna fare i conti con la volontà del management dirigenziale di sfoltire prima i ranghi, col rischio di perdere tempo prezioso per far ambientare gli eventuali rinforzi da consegnare al tecnico Gregucci. Secondo radiomercato infatti, i vari Djavan Anderson, Di Gennaro, Palumbo, Bellomo, Mazzarani, Vuletich e così via discorrendo sembrano essere già pronti a salutar la compagnia, alla ricerca di nuove fortune altrove; anche Jallow e Djuric sono oggetto di attente valutazioni e non è escluso che almeno uno dei due possa lasciare questi lidi (il gambiano soprattutto ha richieste da diversi club di B, tra cui il Pescara).

Nelle more però, una riflessione va assolutamente fatta: se questo potenziale "Fuggi Fuggi" dovesse compiersi,  sarebbe il manifesto - l'ennesimo - di una campagna acquisti-cessione estiva totalmente fallimentare, e che - come accaduto in passato - sarà lenita dalle solita 'mini-rivoluzioni' invernale che si concretizzerà nelle ultime battute del calciomercato e caratterizzata  da una 'dote' di calciatori che saranno sì utili alla causa, ma di passaggio. E in estate poi si ricomincerà poi da capo, in un circolo vizioso di entrate ed uscite che non favoriscono di certo l'attecchire di un qualsivoglia progetto tecnico.  E proprio quest'ultimo elemento è - se vogliamo dirla tutta - la nota dolente che ha caratterizzato questi anni di gestione Lotito-Mezzaroma: negli ultimi anni infatti sono stati presi e messi alla berlina tanti, troppi tecnici, acquisiti e 'defenestrati' un numero imprecisato (e impressionante) di calciatori, e investito solo qualche spicciolo per il settore giovanile, quasi percepito dalla società più come un obbligo o un fastidio e che come un punto di forza necessario per un club di provincia come la Salernitana. La stesura del prologo della sessione del calciomercato entrante è pronta, alla società ora il compito di smentire la critica con qualche 'colpo di scena' in un trama di un film già visto.   Da questo pulpito non potremmo che essere che felici. 

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