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Salernitana, la voce dei tifosi: "La vittoria è un passo avanti ma meritiamo di più"

La vittoria dell'ossigeno, i canti di giubilo ma anche i cori della disapprovazione. A fine partita, mentre la squadra festeggiava sotto la torcida, parte della curva Sud Siberiano ha ricordato al co-patron Lotito che "Salerno non è la Lazio"

La vittoria dell'ossigeno, i canti di giubilo dopo il 2-0 contro la Cremonese ma anche i cori della disapprovazione. A fine partita, mentre la squadra festeggiava sotto la torcida, parte della curva Sud Siberiano ha ricordato al co-patron Lotito (assente, impegnato per la semifinale di Coppa Italia allo stadio Olimpico) che "Salerno non è la Lazio". La vittoria contro la Cremonese rimette in carreggiata la Salernitana ma non è ancora balsamo sulle ferite: il popolo granata attende, non è appagato né può esserlo, muove critiche, si aspetta il meglio. 

Gli "scatti" di Salernitana-Cremonese - fotoreporter Guglielmo Gambardella

I commenti

"Massimo risultato col minimo sforzo, al termine di una partita piuttosto noiosa, che si è ravvivata solo nella seconda metà. I granata hanno decisamente meritato, mostrando maggiore determinazione nella ricerca dei tre punti, contro una delle peggiori squadre scese all'Arechi, ridimensionata nonostante l'ottima campagna acquisti. La vittoria ci permette, in attesa dei posticipi, di agganciare i play off, ma servono sicuramente prestazioni più convincenti e sopratutto maggiore continuità di risultati per ridestare quell'entusiasmo della tifoseria, ormai sopito da tempo", questo il commento di Mario De Rogatis. Gli fa eco Giuseppe Spina: "Dopo un primo tempo che aveva lasciato l'amaro in bocca, con 3 occasioni fallite, la squadra alla ripresa ha osato, senza timore, libera da qualsiasi blocco mentale. Un atteggiamento diverso ci ha dato la possibilità di portare a casa la partita. Speriamo di riaccendere l'entusiasmo un po' sopito da tante chiacchiere fuori campo". "Ottima vittoria anche se decisa da due episodi. La vittoria non deve far illudere perché questa squadra continua a far fatica a giocare a calcio e a segnare con continuità e facilità. Del resto gli attaccanti da 20 gol che ci servivano li abbiamo lasciati andare via gratis o poco più ed i responsabili sono ancora comodamente seduti dietro la scrivania", ha commentato Luciano Lombardi. "Il primo tempo ha messo in evidenza le solite defezioni, soprattutto in attacco. Nel secondo tempo la squadra è entrata in campo trasformata e trascinata da Andrè Anderson che ha fatto molto meglio di Mazzarani, chiamato in causa nelle precedenti partite. Calaiò era un po' fermo sulle gambe ma era preventivabile, in ragione delle numerose partite che ha giocato da titolare dopo la lunga inattività. E' una vittoria tutto sommato meritata che ci proietta di nuovo in zona playoff e che ci fa ben sperare per la trasferta di Perugia", ha aggiunto Paolo Toscano. Le considerazioni di Antonio Positano: "Sono controcorrente perché la gente si è esaltata ma secondo me non è stata una bella partita. Squadra ancora in convalescenza... però con tre punti fermi: Migliorini, Di Tacchio e Calaiò. Forse Micai meriterebbe un po’ di panchina!!". E' fiducioso Antonio Roseti: "L'avevo detto e lo ripeto: il campionato è equilibrato e passa chi stecca di meno. Il ritorno nella zona playoff è già un buon punto di (ri)partenza. La tifoseria è delusa ma sa anche accendersi alla prima scintilla. Contro la Cremonese ci sono state un paio di scintille, poi decisive: le giocate sontuose di Andrè Anderson e il gol straordinario di Jallow". Il commento di Ciro Troise: "Questa giornata di campionato positiva per noi fa aumentare il rammarico per una campagna di mercato di riparazione insoddisfacente. Speriamo bene".

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