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"Sono arrivati proiettili in tribuna": 57 anni fa morì il tifoso Plaitano

Era il 28 aprile 1963, giorno di elezioni. Il maresciallo maggiore della Marina Militare seguiva Salernitana-Potenza, poco distante dal figlio Umberto. Poi la tumultuosa invasione di campo, gli spari, la tragedia

"Sono arrivati proiettili in tribuna": 57 anni fa, lo speaker dello stadio Vestuti annunciò la morte in diretta. Sui gradoni delll'impianto sportivo di piazza Casalbore, moriva il tifoso della Salernitana Giuseppe Plaitano, il primo morto negli stadi italiani.

I dettagli

Era il 28 aprile 1963, giorno di elezioni. Il maresciallo maggiore della Marina Militare seguiva Salernitana-Potenza, poco distante dal figlio Umberto. Poi la tumultuosa invasione di campo, gli spari, la tragedia. Le persone si riversarono in campo, furono esplosi colpi di pistola calibro 7,65, e uno di questi in fase discendente, colpì Plaitano alla tempia. Non sono state mai più trovate la perizia balistica e la cartella dell'esame autopotico. La bara del tifoso, dopo le esequie, fu sottratta ai familiari e portata in segno di protesta davanti alla Prefettura. Il sindaco Menna, primo cittadino dell'epoca, decise di assumere la vedova, la signora Maria Vigilante. Il suo posto, però, fu preso dal figlio, Umberto Plaitano, oggi 76enne.

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