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Salernitana, parla Mezzaroma: "Tagli inevitabili agli stipendi"

Il co-patron granata ha commentato la decisione dell'assemblea di Lega B, che propone una decurtazione dei compensi per difendersi dalla crisi economica

"Inevitabile il taglio agli stipendi". Lo ha detto il co-patron granata Marco Mezzaroma, intervistato dal quotidiano la Città, a margine  dell'assemblea di Lega B, che ha proposto una decurtazione dei compensi per difendersi dalla crisi economica. Il pallone ha smesso di rotolare il 14 marzo, in casa granata. La Salernitana e gli altri club propongono un "taglio" agli stipendi con effetto retroattivo. "Per salvaguardare l’intero sistema, messo a dura prova senza ricavi, c’è bisogno di ridurre i costi e in particolar modo gli emolumenti di calciatori e staff - ha concluso Mezzaroma - . Parliamo di aziende che stanno iniziando a fare i conti con delle conseguenze legate all’emergenza Coronavirus che spaventano. Come sempre, anche su questo delicato aspetto la serie B si è dimostrata compatta e coesa". 

La salute degli atleti

La salute era e resta il bene primario: allenamenti fermi fino al 14 aprile, dovranno poi riprendere seguendo precise indicazioni dettate dalla Federmedici. Oggi, martedì 7 aprile, i medici sportivi si riuniscono in video conferenza per la redazione di un documento congiunto. Nel frattempo, intervistato da Lazio Style, il co-patron della Salernitana e presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha di nuovo parlato di allenamenti che, a suo giudizio, possono essere svolti, se si rispettano determinate condizioni: "Nessuno vuole prendere sotto gamba la salute dei cittadini e degli atleti. I fatti mi stanno dando ragione, da un mese e mezzo ho lanciato l’idea di fare dei test sierologici, che già ci siamo fatti arrivare da tempo. Sono test importanti, oltre al tampone, perché verificano la presenza di immuno globine e di altri anticorpi che dimostrano l’esistenza o meno del virus - ha detto Lotito - Ho sempre sostenuto che tutte le attività lavorative possano essere espletate se rispettano le norme di sicurezza e se hanno l’autorizzazione dei Prefetti. Non capivo perché un atleta non potesse svolgere la propria attività, che non deve essere considerata ludica. I giocatori hanno una condizione fisica diversa dalle persone normali e possono andare in difficoltà se vengono fermati per così tanto tempo. Non è un caso che nessuno di loro sia stato ricoverato in ospedale. Il centro sportivo della Lazio, a Formello, è stato sanificato, abbiamo fatto la nebulizzazione del perossido di idrogeno che consente di evitare il contagio di qualsiasi natura. In un contesto così, con tutti i controlli, non ho mai capito perché i giocatori non si siano potuti allenare. Secondo me lo possono fare, nessuno rischia la salute. Io ho il personale che tutti i giorni lavora in ospedali Covid-19: tutti sono stati dotati di misure di protezione".

I calciatori 

In queste ore di isolamento forzato, gli atleti granata si allenano a casa, aiutano i bisognosi come sta facendo Heurtaux (link), effettuano donazioni. Ben tre, nel caso del portiere Micai. Quest'ultimo, in diretta instagram, ha anche risposto ad alcune domande che gli sono state rivolte dai tifosi. "In questi giorni leggo libri e rivedo alcune partite - ha detto - il momento più difficile è stato l'autogol contro il Benevento e il più bello quello nei playout contro il Venezia. Il mio sogno è arrivare in Serie A con la Salernitana".
 

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