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Universiadi, Italia epica: rimonta due gol al Giappone, KO ai rigori

La Nazionale di calcio rimonta dall'1-3 al 3-3 allo stadio Arechi, davanti a 1600 spettatori. Fatale la lotteria dei rigori

Il pubblico di Salerno risponde all'appello del sindaco di Salerno, Enzo Napoli e di Gennaro Gattuso - 1600 persone sugli spalti, file ai botteghini - e trascina l'Italia di Arrigoni all'impresa  contro il Giappone. Di impresa, infatti, si tratta, nonostante la cocente eliminazione ai calci di rigore: inipponici, avanti 1-3, sono stati rimontati da Vitturini e agganciati da Zonta all'ultimo respiro (3-3) dagli undici metri. L'accesso alla finalissima con il Brasile è stato deciso ai calci di rigore, fatali alla nostra Nazionale.

La lotteria

Rigori batticuore: Giappone e Italia infilano il primo, sbagliano il secondo (Grieco vanifica la parata di Marcantognini), trasformano il terzo e il quarto. Il Giappone non sbaglia il quinto e segna anche Zonta, un veterano delle Universiadi, presente anche a Taipei nel 2017. Si va ad oltranza ed è decisivo l'errore (palo) di Vitturini. I nipponici si regalano la finalissima contro il Brasile che nel frattempo aveva battuto 2-1 la Russia. Italia in campo il 13 luglio allo stadio Arechi, alle ore 17, contro la Russia.

La cronaca e le recriminazioni

Il pubblico salernitano era già "esploso" in un gioioso boato dolo il gol degli azzurrini (autorete di Yamahara al 23') ma il Giappone ha subito pareggiato al 28', ha rischiato il tracollo, ha tirato un sospiro di sollievo quando l'arbitro ha sorvolato su un contatto sospetto in area tra Akimoto e Strada parso a tutti da calcio di rigore, infine è passato all'incasso realizzando il secondo e terzo gol. Decisivi 5 giri di lancette: rete di Ogashiwa al 58' e di Kaneko al 63'. L'Italia ha reagito cullando la speranza di acciuffare gli avversari e di scrivere la storia. 

La rimonta e gli sprechi

L'Italia accorcia le distanze al 79' con Vitturini, che insacca di testa sfruttando un assist delizioso di Zonta. Nel tentativo di conquistare un pareggio epico nell'assalto finale, con l'obiettivo di portare il match ai calci di rigore, gli azzurrini di Arrigoni si scoprono e il Giappone beneficia in tre minuti di tre nitide palle gol: in due circostanze, fa difetto la mira, ma quando Moroshita si presenta a tu per tu con Marcantognini, sotto la curva Sud Siberiano, è prodigioso il portiere dell'Italia, che gli chiude lo specchio. Cinque minuti di recupero servono a cullare ancora le speranze della Nazionale. Zonta trova il gol del 3-3 e dell'ossigeno completando la rimonta in pieno recupero. Poi i rigori fatali. 

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