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Venezia - Salernitana 1-0: in 'Laguna' è acqua alta e Domizzi affonda i granata

Una presa difettosa di Micai costa caro all'undici di Colantuono che al Penzo incassa la seconda sconfitta stagionale

Grigia come la giornata meteo 'offerta' dalla 'Laguna', la Salernitana compie un inatteso balzo all'indietro rispetto alle ultime gare e cede il passo ad un Venezia molto più in palla e determinato. Eppure la partita dei ragazzi di Colantuono sembrava esser nata sotto i migliori auspici grazie anche a due nitide palle gol giunte ad inizio gara. E invece, un infortunio di Micai ha fatto girare completamente l'incedere del match in favore dei lagunari, bravi soprattutto a sfruttare al meglio le poche occasioni avute e a tener duro nei momenti di massima pressione degli ospiti. Dopo il gol subito però, la squadra granata non è mai stata capace di imbastire trame di gioco tali da creare reali pericoli dalle parti di Vicario: a nulla sono valse le sterili ragnatele di passaggi nel primo tempo e i passaggi lunghi, imprecisi quanto inutili, della ripresa. Male nel complesso tutta la squadra, con insufficienze piene in tutti i reparti. L'unico a salvarsi dall'acqua alta della Laguna, il giovane Mantovani, sempre attento e autorevole nel sbarrare la strada agli avanti veneti. Male il reparto offensivo (non solo per colpa dei centravanti), mal assistito  però dagli esterni di centrocampo, mai capaci di scodellare cross al centro o creare la superiorità numerica.

Esame di maturità, dunque, ciccato in pieno dalla Salernitana, che quest'oggi oltre a interrompere la striscia di risultati utili (sei) è costretta a rimandare le aspirazioni di altissima classifica al prossimo match interno con lo Spezia. 

Primo tempo

L’alba della gara vede la Salernitana prendere quasi subito il pallino del gioco, senza però trovare sbocchi tra le folte maglie del reparto difensivo veneto.  Al 10’ però, arriva il primo lampo granata con Bocalon che fa partire un destro potente respinto da Vicario. Al 12’, Di Gennaro sfiora l’eurogol con un tiro al volo dal limite dell’area che centra in pieno la traversa. Lo spavento desta dal torpore i ‘Leoni’, e al 13’, si fanno vedere con un tiro dalla lunga distanza di Suciu che non inquadra lo specchio. La formazione veneta guadagna metri ma si scontra contro il muro eretto da Schiavi e compagni.  Dopo la fiammata dei padroni di casa, i granata riprendono in mano le operazioni, fraseggiando a lungo senza però mai trovare il varco giusto per far male. Tale incapacità degli uomini di Colantuono crea dei varchi interessanti dove si infila spesso da Di Mariano. E al 31’, proprio da un calcio di punizione calciato (e guadagnato) dalla trequarti dall’ex Roma, nasce il gol del vantaggio dell’undici di Zenga, firmato dal vecchio Domizzi, bravo con un tap-in a sfruttare un infortunio in presa bassa di Micai. La Salernitana va in evidente difficoltà e fa fatica a imbastire una manovra efficace e lucida. Anzi, al 39’ sono i veneti a sfiorare il gol del raddoppio con un mancino velenoso dell’ex Falzerano che sfiora il palo destro difeso da Micai. Al 44’, Mantovani prova a suonare la carica sugli sviluppi di un calcio di punizione, il suo colpo di testa però sorvola solo la traversa di Vicario. Dopo 1’ di recupero l’arbitro Minella manda tutti negli spogliatoi a bere una bevanda calda.

Secondo tempo

Al rientro in campo, Colantuono presenta nell’undici iniziale Moses Odjer al posto di un Di Gennaro in evidente affanno nel finale di primo tempo. La gara riprende con lo stesso leitmotiv, con la Salernitana a fraseggiare e il Venezia più guardingo e pronto a ripartire. Non succede nulla fino al 60’, quando Djuric prova a dare un senso alla sua abulica prestazione con un colpo di testa che però si rivela debole e facile preda di Vicario. Al 61’, il trainer granata tira fuori Palumbo dalla contesa e lancia nella mischia il giovane brasiliano Andrè Anderson, all’esordio con la maglia della Salernitana. E proprio il nuovo entrato, al 62’, si presenta subito bene con un fendente che impegna l’estremo difensore veneto. Al 68’, Djuric di fisico, riesce a liberare il destro da posizione defilata, ma trova sulla sua strada un ottimo Vicario che in uscita bassa neutralizza il tiro-cross del bosniaco. La Salernitana continua a premere con azioni disordinate, e ciò presta il fianco alle ripartenze venete. Al 74’, azione emblema della confusione granata, dove tutti  i granata lisciano la conclusione nell’area veneta. Un minuto dopo Colantuono le prova tutte per acciuffare il pareggio e spende l’ultimo cambio inserendo Jallow al posto di Djavan Anderson. La Salernitana dunque si schiera  con un 4-4-2 ultra offensivo. Schiavi e compagni però non riescono più a tener palla, commettono tanti falli e collezionano cartellini gialli. All’85, ripartenza micidiale dei padroni di casa, finalizzata da un tiro impreciso di Segre che si spegne sul fondo. Trascorrono i minuti ma i granata non trovano il bandolo della matassa, né si rendono pericolosi in area veneta. Al 94’, in piena zona Cesarini St. Clair, subentrato da pochi minuti a Di Mariano, prova a mettere in ghiaccio la partita con un tiro dai 25 metri, la mira però lascia a desiderare. Dopo questa occasione non succede più nulla e al 96’, l’arbitro Minelli sancisce la fine delle ostilità e la seconda sconfitta stagionale della Salernitana.

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