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Frase contro la Salernitana, Zazzaroni si scusa: "Ecco cosa intendevo dire"

Il noto giornalista e opinionista sportivo, in un lungo post sulla sua pagina Facebook, spiega le ragioni dei suoi sospetti sul comportamento del Coni e della Procura rispetto al Lanciano

Sceglie la sua pagina Facebook il giornalista e opinionista sportivo Ivan Zazzaroni che, nella giornata di ieri, cinguettando su Twitter si era lasciato andare ad una considerazione che ha scatenato le polemiche non solo del web ma anche del co-presidente Marco Mazzaroma: “Forte il sospetto è che l’accanimento sul Lanciano (procura e Coni mai così celeri) nasca dalla volontà di salvare la Salernitana di Lotito” la frase di Zazzaroni, che, adesso, prova a chiarire:  “Non conosco i proprietari del Lanciano, l’unico episodio che mi lega a quella squadra resta la partecipazione attiva alla raccolta di denaro (600 mila dollari) per consentire a un giovane calciatore, Lorenzo Costantini, di curarsi negli Stati Uniti per una terribile forma di leucemia. Raccolta riuscita. Purtroppo Lorenzo non ce l’ha fatta”. Poi: “Non ho nulla contro la Salernitana che peraltro seguii con molto interesse e affetto nelle stagioni di Franco Colomba, amico da 40 anni. E amo Salerno, piazza importante e città che trovo bellissima. Il tweet che mi ha messo contro decine e decine di tifosi, e che ho cancellato per fastidio e una strana forma di rispetto unilaterale dopo una telefonata con Marco Mezzaroma, nasceva da una serie di incredibili anomalie procedurali che definire sospette è il minimo: e di sospetti ho scritto, non di certezze”.

Non solo. Ma Zazzaroni si spinge oltre illustrando nei dettagli quanto accaduto: “Tutto nasce dalla restituzione di 3 dei 5 punti di penalizzazione alla Virtus Lanciano (che ne aveva già scontati 2) da parte della commissione d'appello federale. L'episodio scatena l'inferno con le proteste di Salernitana, Latina e Livorno. In 48 ore la commissione emette le motivazioni (mai successo in passato: i tempi canonici sono i 60 giorni, ricordo che lo scorso anno alla Reggina furono restituiti 8 punti e al Novara 4 senza che la procura intervenisse); la procura apre un altro filone di inchiesta per lo stesso fatto: convocato a Roma il ds del Lanciano Leone, le indagini vengono immediatamente chiuse. Ricordo che non è possibile essere giudicati per lo stesso “reato”. La procura federale fa ricorso al Coni impugnando tutti e 5 i punti contestati. Anche la procura del Coni, per la prima volta nella storia, impugna la sentenza della Corte Federale. Con questa procedura la Figl  diventerebbe parte in causa. Mai successo. Tutto questo avviene in meno di una settimana”.

Poi si rivolge ai suoi amici di Facebook: “Avete presente i tempi della giustizia sportiva italiana? In ultimo, ieri il presidente della Lega di B Abodi decide di spostare la data dei play-out. Mai accaduto. L’anno scorso (2 giugno) lo stesso Abodi scrisse che non avrebbe mai toccato i campionati. Nel frattempo il sindaco di Lanciano denuncia tutti alla procura della Repubblica.
Ovviamente sono consapevole dei torti arbitrali subiti dalla Salernitana così come dei tanti errori tecnici (succede) commessi dalla dirigenza nell’arco nella stagione. Mi rendo conto che possa risultarvi impossibile rispondere: ma se foste al posto del Lanciano? Lanciano che ha notevoli responsabilità e che è stato giustamente punito per le sue inadempienze. Auguro con tutto me stesso alla Salernitana si salvarsi e non solo dalla retrocessione. Non ho attaccato Salerno, ma il sistema calcio Italia. Ho fatto semplicemente il mio mestiere. Che – conclude ironicamente Zazzaroni - non è quello di giudice di ballo, peraltro più divertente”.

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