«Non sono il postino di nessuno. Sono innocente». Per tre ore si è difeso così l’ex vicesindaco Antonio Cesarano, finito in carcere per scambio elettorale politico-mafioso. La Dda lo ritiene il «collante» tra la camorra e le istituzioni
Saranno realizzati un laboratorio didattico ed un ecomuseo espositivo e divulgativo dei prodotti tipici dell'Agro sarnese e delle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio
Due persone finiscono a processo per aver incendiato a scopo intimidatorio 600 piante nel vivaio di un imprenditore. L'obiettivo era fargli vendere dei terreni. I due, secondo la Procura Antimafia, si muovevano per conto dell'ex clan Serino
L’uomo avrebbe avuto in passato attività legate all’usura. Gli accertamenti patrimoniali svolti dalle Fiamme Gialle hanno riguardato, nel dettaglio, i beni immobili e le quote societarie
I giudici della Suprema Corte hanno respinto il ricorso presentato dal suo legale. Secondo loro sono ancora forti i legami con la criminalità organizzata locale
Finisce l’incubo per il tenente dei vigili urbani, Andrea D’Elia. Il 33enne agente, condannato in primo grado a più di 4 anni di carcere e sospeso dal giorno del suo arresto, è stato assolto dai giudici della Corte D’Appello. Pene ridotte per gli altri
Le accuse vanno dallo scambio elettorale politico-mafioso alla corruzione elettorale, fino all’estorsione aggravata dal metodo camorristico e alla violenza privata. L’indagine ribattezzata «Un’altra storia» partì nel 2015
Lungo interrogatorio per Pasquale Aliberti, che ha risposto giorni fa alle domande del sostituto procuratore della Dda, Vincenzo Montemurro, rivendicando il suo percorso politico e l'inesistenza di rapporti con la criminalità organizzata
Le vittime oltre che nel comune dell'Agro, anche in quelli vesuviani. L'aggravante per tutti è del metodo mafioso: sono 32 le persone rinviate a giudizio, affiliate o ritenute vicine al clan Ridosso-Loreto e a quello dei Cesarano
A capo di un clan dalla natura criminale, ci sarebbe stato Pietro Desiderio, il paganese arrivato dall’Agro nocerino e stabilitosi nella Valle dell’Irno. Il 16 novembre il gip del tribunale di Salerno farà le sue valutazioni.
Ad emettere l’avviso della conclusioni delle indagini preliminari con la contestuale informazione di garanzia è stata la Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno guidata da Vincenzo Montemurro
Lo scrivono i giudici del Riesame, le cui motivazioni rafforzano l’esistenza di uno scambio elettorale politico-mafioso stipulato durante le scorse elezioni di giugno. Troppo carenti invece le prove per sostenere l'accusa di associazione di stampo mafioso
E' Andrea Dario Spinelli, referente del clan Loreto-Ridosso. Moglie e figli sono stati già inseriti nel programma di protezione. Fu coinvolto nell'ultimo blitz dell'Antimafia con accuse di estorsioni a danno di imprenditori
Lo ha detto il pubblico ministero dell'Antimafia, Vincenzo Montemurro, alla fine dell'udienza del processo "Criniera", ieri mattina. L'uomo risultava vittima di un'estorsione e usura da parte di diverse persone
Intervistato da una tv locale, Salvatore Malfi esclude al momento la richiesta d'accesso per una commissione. Sullo sfondo, l'indagine della Procura sull'ex boss Antonio Pignataro e sugli interessi che avrebbe avuto riguardo un progetto edilizio
Capaldo era stato sentito così come altri consiglieri, giorni dopo il blitz concentrato sul presunto clan dell’ex cutoliano Antonio Pignataro, costato il carcere a quest’ultimo, all’ex consigliere Carlo Bianco e a Ciro Eboli. Lui: "Non mi dimetto"
Durissime le ragioni dei giudici del Riesame, che hanno confermato il carcere per l'ex sindaco. Motivati i rapporti con il clan, "l'uso" del ruolo della moglie e quello di Facebook, con il quale proverebbe ancora ad influenzare gli scafatesi
A firmare il provvedimento il presidente Gaetano Sgroia, dopo l'annullamento con rinvio da parte della Cassazione. Arresti domiciliari per Gennaro e Luigi Ridosso. L'indagine "Sarastra" aveva portato anche allo scioglimento del consiglio
Resta in piedi l'accusa di scambio elettorale politico-mafioso ma non l'associazione, di cui erano accusati di far parte oltre all'ex boss cutoliano, anche Ciro Eboli, l'ex consigliere Carlo Bianco e il giovane Luigi Sarno
Non celebra più messa don Alfonso Santoriello, il parroco della chiesa di San Giuseppe, interessato ad un progetto di una Casa Famiglia finito in un'indagine della Dda, con interessi di soggetti interni al presunto clan di Antonio Pignataro
E' stato chiesto il processo con rito immediato per G.S., ritenuto complice per la detenzione di circa 100 grammi di droga appartenente a Dante Zullo, che insieme al figlio V. fu coinvolto in una recente maxi operazione dell’Antimafia di Salerno
Nella lettera inviata ad un quotidiano parla delle condizioni "anticostituzionali" del regime di massima sicurezza, durante il quale avrebbe tentato anche il suicidio. E poi del clan che portava il suo nome, oramai disciolto
Hanno scelto il silenzio le sei persone accusate di aver avuto soldi in cambio di voti per l’ex consigliere comunale Nicola Maisto. Prosegue l’indagine della Dda, che seguendo i movimenti dell’ex boss Antonio Pignataro e di un gruppo di suoi sodali
Sull'indagine che la Dda sta conducendo sul "clan" dell'ex cutoliano Antonio Pignataro, il primo cittadino esce allo scoperto e rilascia una lunga riflessione sull'onestà dell'amministrazione. Nel caso, si dice anche pronto a un passo indietro
«Non conosco nè ho mai visto nessuno di questi signori». Si è difeso dall’accusa di corruzione elettorale il consigliere comunale Nicola Maisto, eletto nella lista “Uniti per Torquato” alle ultime elezioni e indagato per corruzione elettorale