Nocera, estorce 700 euro ad un minore con la scusa della bici rotta: condannato
Il ragazzo ha definito la sua pena, in primo grado, dinanzi al gup del tribunale
Il ragazzo ha definito la sua pena, in primo grado, dinanzi al gup del tribunale
Al centro della vicenda c’era un’estorsione per un terreno di mille metri quadrati acquistato a maggio da due fratelli, adiacente alla loro ditta di prodotti ortofrutticoli
Finisce a processo con il rito immediato il 18 che aveva scusa, durante un interrogatorio, ammettendo di aver estorto 700 euro al suo amico di 16 anni, con la scusa di una bicicletta rotta. Le accuse sono di estorsione e stalking
In tempi diversi, i due indagati hanno ammesso le loro colpe. Sono accusati di estorsione e stalking in concorso. Con la scusa di una bicicletta "rotta", avevano perseguitato due minorenni sottraendogli in tutto circa 1500 euro
Ieri il 18enne ha ammesso le sue colpe, dinanzi al gip, per poi avvalersi della facoltà di non rispondere
A chiedere il rinvio a giudizio per un nocerino e un uomo di Vietri sul Mare è la procura di Nocera Inferiore
La vicenda riguarda la gestione di una società di trasporti merci, con sede legale ad Angri
I giudici della Cassazione hanno respinto il ricorso dell’avvocato difensore dell'imputato confermando la sentenza emessa in Appello che prevede una condanna a tre anni e 8 mesi
I fatti risalgono al febbraio del 2017, ma secondo le indagini, con la condotta dell'imputato consumata in maniera "perdurante"
Lo ha deciso la Cassazione, dichiarando inammissibile il ricorso presentato dall'indagato, coinvolto in un'indagine per tentata estorsione ai danni di un commerciante napoletano
L'uomo è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione, al pagamento di una sanzione amministrativa di 1000 euro e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni
Respinti i ricorsi delle difese, con il riconoscimento della validità di accuse quali estorsione, corruzione elettorale e scambio elettorale politico mafioso. Ma le stesse accuse dovranno essere dimostrate anche in dibattimento, per i politici
I due si presentarono insieme - secondo le accuse - per intimorire il responsabile del locale pubblico, colpevole di aver licenziato la ragazza che aveva un contratto a scadenza
Nel doppio grado di giudizio erano state ricostruite le estorsioni ai danni della sala Bingo di Pompei. Sullo sfondo il sistema delle estorsioni delle due cosche Cesarano e Loreto-Ridosso
Nel mirino della Procura di Nocera Inferiore sono finiti, nuovamente, Giuseppe Passariello e Immacolata Monti, residenti a Sant’Egidio del Monte Albino, già accusati dell’infantidio della loro figlioletta
L’operazione investigativa fu eseguita dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile del reparto territoriale di Nocera Inferiore, con il fermo dei due avvenuto in quasi flagranza di reato
Il gup rinvia a giudizio l'ex colonnello dell'esercito, D.G.A. , insieme a quattro dei suoi collaboratori, accusati di minacce ed estorsioni nei riguardi di 34 dei suoi dipendenti
La somma iniziale di 4000 euro, secondo le accuse, doveva scendere a 2500. L'accusa è di tentata estorsione
Prima minacciata, poi picchiata con uno schiaffo, perchè per prostituirsi doveva pagare 50 euro alla settimana. Rischia il processo per estorsione un 40enne residente a Scafati
I fatti risalgono agli anni 2000, con l'inchiesta dell'Antimafia sulle organizzazioni criminali di Angri e Pagani
E' stato condannato a 10 mesi di reclusione, con pena sospesa, un uomo di Pagani, chiamato a testimoniare nel 2017 nel processo "Criniera"
In particolare, avrebbe fatto salire a bordo della propria auto, con la scusa di un’indicazione stradale, una 12enne, per poi offrirle 10 euro e tentare di estorcerle un rapporto sessuale
Le accuse ricostruite dalla procura Antimafia ricostruivano episodi di minacce di morte al titolare di un cantiere edile, del titolare di un negozio di abbigliamento al gestore di una sala bingo
La Suprema Corte rende definitive le condanne per due uomini accusati di estorsione nei riguardi di alcuni commercianti, riconoscendo l'aggravante del metodo mafioso
L’indagato entrò in un bar, in stato di ubriachezza, secondo indagini, aggredendo il titolare dell’attività commerciale, ponendogli le mani intorno al collo