Finisce a processo con il giudizio immediato un 45enne di Scafati, accusato di maltrattamenti aggravati da maggio 2012 ad agosto 2018, secondo una denuncia presentata in Procura dalla donna, ora parte lesa
L'accusa è di maltrattamenti. Stando alle accuse, l'uomo avrebbe ingiuriato il figlio, ogni volta che mostrava segni di ribellione, per poi sedersi sul suo sterno, impedendogli di muoversi e facendogli mancare il fiato
Oltre le botte, c’erano le sfuriate, gli oggetti lanciati via per ritorsione e la devastazione della casa, con i genitori costretti a vivere in una condizione di sofferenza fisica e psichica
I fatti risalgono al 2013, quando la donna sporse denuncia ai carabinieri. Il gup, in udienza preliminare, ha però disposto il non luogo a procedere per l'uomo
I fatti risalgono al 2018, con le accuse a riferire sulla donna ferita e costretta alle visite in ospedale, a Castiglione, per un colpo subito al posto provocato - secondo le accuse - dal marito
C'è questo contesto a fare da sfondo ad una condanna definitiva in Cassazione per un uomo di 50 anni, salernitano, accusato di maltrattamenti aggravati
La vicenda, riferita al luglio 2019, ricostruisce ripetuti atti di violenza, con il giovane a sottoporre la donna ad atti di sopraffazione fisica frequente, con costrizione psicologica fino a costringerla in un regime di vita insostenibile
Aveva violato il divieto di avvicinamento alla ex moglie e si era di nuovo avvicinato a lei. Era entrato in casa, aveva chiuso la chiave d’arresto impedendo l'erogazione idrica e aveva continuato a minacciare la donna
Nonostante la presenza degli agenti che cercavano di riportarlo alla calma, continuava ostinato nel suo atteggiamento violento e nel contempo minacciava di morte sia la madre che il fratello
Il provvedimento riguardava un caso di maltrattamenti nei confronti di un paziente: la lettera di comunicazione della sospensione cautelare, come confermano i giudici della Cassazione
I primi episodi risalgono al 2016, fino alla denuncia presentata dalla donna, vittima di una pressione psicologica continua, fatta di offese, minacce e botte subite dal proprio figlio
I fatti denunciati si riferiscono al periodo compreso tra settembre 2017 e maggio 2018. A far scattare le indagini dei carabinieri la denuncia di una madre di uno dei bambini
L’imputato è stato raggiunto dalla richiesta di processo con rito immediato presentata dalla Procura, in possesso di prove concordi e univoche, con la decisione affidata al gip del Tribunale
Durante la giornata, la donna veniva controllata a distanza con una piccola telecamera collegata in remoto, posizionata sull’armadio. Immediato l’intervento dei Servizi Sociali del Comune e dei sanitari del 118
Quando il ragazzo fu denunciato, i carabinieri gli trovarono in tasca anche una pistola calibro otto a salve senza tappo rosso e un tirapugni. Circostanza, per la quale, dovrà rispondere con un secondo capo d'imputazione
A testimonianza di quella violenza subita, ci sono referti medici che indicano le lesioni subite. La donna sarebbe stata a fuggire dalla propria casa, chiedendo protezione e accoglienza ad un centro antiviolenza
Un uomo di 43 anni, residente a Siano, rischia il rinvio a giudizio. A chiederlo è la procura di Nocera Inferiore, con le accuse di maltrattamenti e lesioni aggravate
L'intervento dei carabinieri fu provvidenziale, terminato con l'arresto dell'imputato e il trasferimento in carcere. Giorni fa la condanna, arrivata in sede di abbreviato
Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, dopo la denuncia della vittima, il giovane avrebbe più volte maltrattato la donna 58enne, minacciandola di morte
Il fascicolo a carico dell'imputato ricostruisce i continui maltrattamenti inferti alla compagna, con le lesioni, le reiterate forme di violenza fisica e verbale messe in atto, fino a diventare pratica abituale