Dalla direzione fanno sapere che pur “apprezzando il gesto ci si augura che questi comportamenti non avvengano più perché a subire un enorme danno è il nostro inestimabile patrimonio”
Il rinvenimento è avvenuto durante una campagna di scavi stratigrafici promossa dall’Università di Bochum in Germania in collaborazione con il Parco Archeologico di Paestum e su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (Mibact)
Il fatto che la superficie posteriore del reperto si presenti non rifinita conduce gli studiosi a ritenere che si possa trattare di un frammento di una lastra architettonica, forse una metopa; sarebbe la prima recuperata nel santuario della dea guerriera
Ad annunciarlo è stato direttamente il direttore generale dei musei italiani Antonio Lampis durante la presentazione del rapporto 2018 sulle attività nel settore archeologico illustrato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli