Arpac, il 97% delle acque risulta balneabile: parte il monitoraggio
L'obiettivo del monitoraggio, svolto dai dipartimenti Arpac di Napoli, Caserta e Salerno con il supporto di una flotta di otto imbarcazioni gestita dalla Unità operativa Mare, è garantire la qualità del mare campano in vista della stagione balneare
Riparte in Campania, come ogni anno, il monitoraggio delle acque di balneazione, in programma fino a fine settembre. L'obiettivo del monitoraggio, svolto dai dipartimenti Arpac di Napoli, Caserta e Salerno con il supporto di una flotta di otto imbarcazioni gestita dalla Unità operativa Mare, è garantire la qualità del mare campano in vista della stagione balneare.
I dati
Al momento, il 97% delle 'acque di balneazione' monitorate dall'agenzia risulta balneabile. Dal conteggio sono esclusi circa 60 chilometri di costa non idonei alla balneazione per cause diverse dall'inquinamento: aree che ospitano porti, strutture militari. Il 90% delle acque di balneazione monitorate risulta di qualità 'eccellente'. Nell'ambito del 3% di acque non balneabili (di qualità "scarsa"), per un totale di circa 13 chilometri, quest'anno si registrano i nuovi ingressi dei tratti di costa di "Est Foce Irno" a Salerno e "Spineta Nuova" a Battipaglia. Sempre in provincia di Salerno, risultano al contrario di nuovo balneabili il tratto "Marina di Cetara" e "Lungomare di Sapri". Nel 2020, nonostante l'avvio ritardato del monitoraggio a causa del lockdown, l'Arpa Campania ha svolto circa 2mila prelievi lungo oltre 400 chilometri di costa, suddivisi in 328 'di balneazione'. Due i parametri batteriologici definiti dalla normativa di settore: Escherichia Coli ed Enterococchi intestinali, considerati indicatori di contaminazione fecale.