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Covid-19: il Ministero equipara i test rapidi di ultima generazione a quelli molecolari

Con questa circolare il Ministero equipara i test antigenici di ultima generazione ai saggi RT-PCR (test molecolari) dato che mostrano risultati sovrapponibili in special modo se utilizzati entro la prima settimana di infezione

Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, ha firmato la circolare Aggiornamento della definizione di caso COVID-19 e strategie di testing. Con questa circolare il Ministero equipara i test antigenici di ultima generazione ai saggi RT-PCR (test molecolari) dato che mostrano risultati sovrapponibili in special modo se utilizzati entro la prima settimana di infezione.

L'importanza della notizia

L'importanza di questa equiparazione viene spiegata successivamente dalla stessa circolare che sottolinea come qualora sia necessario adottare con estrema rapidità misure di sanità pubblica può essere considerato l'uso dei test antigenici rapidi in individui con sintomi compatibili con COVID-19 nei seguenti contesti:

  • situazioni ad alta prevalenza, per testare i casi possibili/probabili;
  • focolai confermati tramite RT-PCR, per testare i contatti sintomatici,
  • facilitare l'individuazione precoce di ulteriori casi nell'ambito del tracciamento dei contatti e dell'indagine sui focolai;
  • comunità chiuse (carceri, centri di accoglienza, etc.) ed ambienti di lavoro per testare le persone sintomatiche quando sia già stato confermato un caso con RT-PCR;
  • in contesti sanitari e socioassistenziali/sociosanitari, o per il triage di pazienti/residenti sintomatici al momento dell'accesso alla struttura o per la diagnosi precoce in operatori sintomatici.
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