Covid in Campania e Tar, l'affondo di De Luca: "A febbraio sarà cambiato il mondo"
"Oggi avremo bambini senza mascherine perché le Ffp2 non sono arrivate e mi dicono che sono costretti a stare in classe con le porte aperte. Se può fare piacere, anche la Campania da oggi può dire che va tutto bene, è tutto aperto, il Covid è un raffreddore", ha detto con ironia
"Il Tar ha concesso la sospensiva rispetto alla richiesta del governo, ha fissato per il 22 febbraio la discussione in collegio. Per il 22 febbraio sarà cambiato il mondo". Ecco il commento del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine della riunione del consiglio regionale per eleggere i tre delegati che parteciperanno all'elezione del presidente della Repubblica.
Lo scenario
De Luca, riferendosi al provvedimento della giustizia amministrativa che ha annullato l'ordinanza con la quale sospendeva le lezioni per l'emergenza Covid, sottolinea che la richiesta di sospensiva è stata accolta in base a "due punti forti: la Regione non è in zona rossa e il governo nei suoi decreti ha messo in campo tutte le misure necessarie per contenere il Covid. Credo - ha spiegato De Luca - che una Regione non sia obbligata ad aspettare di arrivare prima in zona rossa, cioe' prima alla drammatizzazione del contagio, per prendere misure preventive". E poi, per quanto riguarda le misure a livello nazionale, De Luca non usa mezzi termini: "Mi sembrano tutte virtuali e in larga misura inattuabili, a cominciare dai tracciamenti e dalla garanzia da dare ai presidi e conseguentemente alle famiglie di tranquillità. Siamo tutti per la scuola in presenza - rimarca il presidente della Campania -, ma non tutti condividiamo la necessita' di parlare un linguaggio di verità. Per partire dalla realtà per quella che è e per tutelare davvero, non per finta, la salute dei nostri bambini". Il presidente campano conclude con le preoccupazioni per il rientro in aula: "Oggi avremo bambini senza mascherine perché le Ffp2 non sono arrivate e mi dicono che sono costretti a stare in classe con le porte aperte. Se può fare piacere, anche la Campania da oggi può dire che va tutto bene, è tutto aperto, il Covid è un raffreddore e se volete posso anche giurarvi di aver visto il presidente Draghi camminare sulle acque del Tevere. La mia sensazione è che siamo chiamati tutti a dire, da qui all'elezione del Presidente della Repubblica, che in Italia va tutto bene, che l'economia è aperta, le scuole sono aperte e viviamo nel migliore dei mondi possibili. Io penso che la lettura della situazione dell'Italia debba essere meno pacificata e un po' più ragionevole".