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Sabato, 30 Settembre 2023
Attualità

Dall'aumento dei casi Covid ai vaccini, poi la polemica sulla Facolta di Medicina: De Luca a tutto campo

Diversi i temi affrontati dal governatore della Campania nel corso della diretta Facebook del venerdì pomeriggio

"Oggi abbiamo solo due ricoverati in terapia intensiva, ma l'anno scolastico si è appena aperto ed è inevitabile che a fine settembre avremo un incremento di Covid". Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che nel corso della consueta diretta social invita i cittadini a "non drammatizzare", ma a "tenere gli occhi ben aperti”. De Luca ricorda quindi, che dal 2 al 6 ottobre arriveranno in Campania sia i vaccini antinfluenzali che quelli per contrastare la nuova variante Covid. "Subito dopo il 6 dobbiamo vaccinare contro il Covid tutti gli ospiti delle Rsa - sottolinea - tutte le persone anziane e fragili, a tappeto. Poi, a fine ottobre, tutti devono vaccinarsi contro l'influenza, anche perchè dobbiamo evitare che si confonda una febbre da influenza con una febbre da Covid, portando gente che non ne ha bisogno negli ospedali". Sul fronte del Covid, De Luca immagina un ottobre "impegnativo" e, avverte, "se dovremo riprendere l'uso della mascherina, facciamolo tranquillamente, senza tante tragedie".

Facoltà di Medicina e scuole 

Il governatore della Campania si sofferma anche sulla cancellazione del numero chiuso per l’accesso alla Facoltà di Medicina: “Abbiamo approvato una proposta di legge in Consiglio regionale, che abbiamo inviato al Parlamento. Se non ci saranno modifiche da parte del Governo per il prossimo anno, pensiamo di fare ricorso alla Corte costituzionale, perchè stanno privando migliaia di ragazzi del diritto allo studio". "Quello che oggi chiamiamo selezione - incalza – è camorrismo, truffa e affarismo. Intorno a queste vicende girano affari per centinaia di milioni e più approfondiamo questo tema, più rimaniamo scandalizzati per quello che siamo stati capaci di creare. E' qualcosa di sconvolgente, abbiamo fatto precipitare tutto il mondo dell'università in una palude burocratica. Questo non è un Paese serio, è un circo equestre". Con il numero chiuso, aggiunge De Luca, si creano "corporazioni, nicchie di interessi e di affarismo. La scusa e' che con questo sistema dobbiamo selezionare il metodo, ma così non selezioniamo niente, diamo solo fastidio”. Nel corso della diretta Facebook, De Luca parla anche del calo di iscrizioni nelle scuole che rischia di comportare ad un taglio delle medesime. "Dovremmo perdere una settantina di scuole. Ne ho parlato con la Meloni, sarebbe assurdo e irresponsabile tagliare le scuole perché magari la popolazione scolastica diminuisce. Questo è un momento per investire non per tagliare". 

 Le baby gang e la tv

Infine, parlando della vicenda Caivano, De Luca si augura "che le tv la smettano di trasmettere sceneggiati che diffondono modelli subculturali di comportamento che diventano esaltazione del modello camorristico". "Da anni ci sono sceneggiati televisivi che hanno come soggetti giovani camorristici, per cui si sono diffusi modelli di comportamento e di linguaggio - sottolinea - speriamo che questa cosa finisca e si ripristini in Italia il principio di autorità. Mi riferisco alle baby gang, alla micro delinquenza. Solo in Italia studenti svuotano cestini di immondizia sulla testa dei professori”.

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