Covid, De Luca: "Tra Natale e Capodanno restiamo a casa il più possibile. Evitare feste o ci si fa male"
Il messaggio social del venerdì del presidente della Regione e i suoi auguri natalizi ai campani
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca è intervenuto anche oggi, 24 dicembre (Vigilia di Natale), nel consueto appuntamento con la sua diretta Facebook del venerdì. L’occasione è servita per fare gli auguri di Natale ai cittadini campani ma, soprattutto, per invitare nuovamente al rispetto delle normative anti-Covid in vigore. Non sono mancate anche critiche dirette al Governo nazionale proprio in materia di prevenzione rispetto alla diffusione del virus. "Ci incontriamo anche oggi ma solo per farci gli auguri di buone feste in un momento particolarmente difficile, e per condividere i sentimenti di queste ore, di questi giorni - è stato il saluto del governatore - In primo luogo voglio trasmettervi un messaggio di speranza e fiducia. Ne usciremo. Stiamo vivendo anche questo Natale nel segno di Covid e preoccupazioni ma ne usciremo".
Le stoccate alle misure Governo
De Luca è andato poi all’attacco: “Abbiamo pagato in questi mesi un orientamento del Governo italiano che tende ad approvare sempre mezze misure, a perdere tempo. Ancora oggi il Governo ha preso delle decisioni significative ma probabilmente al di sotto delle necessità. A fine novembre il Governo ha preso alcune decisioni, ma poi ha stabilito che quelle decisioni diventavano operative a metà dicembre. Decidiamo a fine novembre, e poi aspettiamo altri 15 giorni per rendere effettive queste decisioni, cioè l'obbligo della terza dose per il personale sanitario e per il personale scolastico, l'obbligatorietà del vaccino per le forze dell'ordine. Qual è la ragione per la quale perdiamo 15 giorni di tempo, determinando poi un affollamento ulteriore a dicembre sui centri vaccinali? Anche questa è una malattia di cui non ci liberiamo in Italia, è incredibile. Così facendo, settimana dopo settimana, stiamo bruciando quel mese di vantaggio che avevamo rispetto ad altri Paesi d'Europa. Mentre in Olanda, che ci sia Natale o Capodanno di mezzo, si chiude se la priorità è la salute dei cittadini, e così l'Austria, la Germania dove si chiudono gli stadi al pubblico, in Italia dobbiamo sempre procedere con mezze misure che producono l'unico risultato di farci perdere tempo e di farci perdere il vantaggio che avevamo rispetto ad altri Paesi. Siamo quasi organicamente incapaci di fare la prevenzione, cioè di prendere decisioni difficili prima che il problema esploda".
Le perplessità sulla comunicazione
"La qualità della comunicazione istituzionale" sul Covid e sulle vaccinazioni "è stata pessima e ancora oggi è sconcertante. Ancora oggi sui vaccini e sul Covid - ha spiegato De Luca - parlano troppe persone quotidianamente, e non mi riferisco tanto alle trasmissioni televisive che hanno dato il peggio di sé in questi mesi nel creare confusione e accapigliamenti solo per aumentare gli ascolti. Abbiamo il responsabile dell'Istituto superiore di sanità, poi abbiamo il responsabile del Comitato tecnico-scientifico, poi abbiamo il consulente del ministro della Salute, poi il consulente del commissario al Covid, poi abbiamo l'Ema, poi l'Aifa, a tutti questi si aggiungono decine di virologi e infettivologi, e poi elementi di ogni origine e qualità: giornalisti, pseudo intellettuali, storici, filosofi, parcheggiatori abusivi. Tutti a parlare. Il clima di confusione che si è creato in Italia e che è stato pagato dalle famiglie e dai cittadini normali è stato impensabile, inimmaginabile". De Luca lancia quindi "una proposta al Governo: decida il Governo di parlare una volta alla settimana e di emettere un comunicato semplice e stringato da mettere sul sito del Ministero della Salute. Una volta alla settimana parlano il delegato del ministro della Salute responsabile della prevenzione e, siccome oggi la questione più delicata è la vaccinazione dei bambini, parlano il primario di Pediatria del Bambino Gesù e la presidente della Società di Pediatria. Tre persone che ogni settimana parlano e pubblicano un comunicato dando informazioni sulle cose principali. Possiamo avere questa soddisfazione di avere una volta alla settimana tre persone qualificate che parlano, trasmettono informazione ai cittadini e danno serenità? Vediamo se riusciamo ad avere almeno questo risultato che non è difficilissimo da ottenere".
La diffusione di Omicron
De Luca, nel corso della diretta Facebook, ha ribadito che "la variante Omicron sarebbe arrivata comunque, i Paesi non sono sigillati, ma i comportamenti irresponsabili determinano un incremento e una crescita drammatica del contagio. Bisogna essere responsabili". E ancora: "Se esplode i contagio - ha ribadito il governatore - nessuna persona responsabile può comportarsi come se il contagio non ci fosse. Ho denunciato in queste ore l'episodio di un comune della Campania nel quale si sono fatte feste e festini nelle scuole, fuori le scuole, feste da ballo con giovani e adulti, feste di laurea e di compleanno. Come si fa a non capire che i comportamenti devono essere radicalmente cambiati quando c'è una situazione di pericolo? C'è bisogno che sia il presidente della Regione a fare l'ordinanza per dire che non bisogna vendere alcolici al di fuori dei locali e consumarli davanti ai locali facendo assembramento? Che non bisogna fare le feste di compleanno o di laurea, il più delle volte con ragazzi che perdono i freni inibitori? E i papà e le mamme vogliono capire che devono essere un freno e un richiamo alla responsabilità per i ragazzi? Puoi capire che un ragazzo di 17 o 18 anni può perdere la testa, ma non la può perdere il padre".
La conclusione e gli auguri
Infine, l'ex sindaco di Salerno ha invitato i campania alla responsabilità: “Noi, a cominciare da chi vi parla, non ci possiamo consentire il lusso di essere stanchi, stressati. Siamo obbligati a stringere i denti. Devono farlo i medici, gli infermieri, il personale sanitario. Però dovete aiutarci con la ragione e con la responsabilità. Perché prendiamo queste ragioni un mese prima del governo? Perché la Campania dev'essere più rigorosa delle altre regioni, perché siamo il territorio d'Europa più densamente abitato. Non possiamo permetterci distrazioni o sottovalutazioni. Se perdiamo il controllo del territorio campano noi rischiamo l'ecatombe, non il contagio. Ad oggi stiamo reggendo, ma dobbiamo mettere in conto che la diffusione di questo contagio è spaventosamente elevata. Entro la fine dell'anno arriveremo anche in Italia intorno ai 70mila o 80mila contagi al giorno.Questo contagio comunque, per quanto maledettamente aggressivo, non si traduce in occupazione di posti ospedalieri. Ma il ragionamento funziona fino ad un certo punto, perché se il numero di contagiati sale intorno alle 100mila unità l'appesantimento della situazione ospedaliera diventa insostenibile.Aiutateci a governare questo problema, noi faremo la nostra parte. E anche quando le giornate diventano pesanti stringeremo i denti. Ma sarebbe per noi un grande aiuto se tutti quanti voi faceste uso sempre di ragione e responsabilità". De Luca ha quindi concluso invitando a restare a casa il più possibile, a "essere misurati, non perdere la testa", a riscoprire "i valori familiari". "Il Natale è la festa più bella, l'inizio di una nuova storia per il mondo anche per chi non è credente. Simbolicamente con questa Natività inizia una nuova storia, per un cielo che era senza Dio. Approfittate di queste giornate per leggere una pagina del Vangelo alla quale sono culturalmente legatissimo. Il "discorso della montagna" del Vangelo secondo Matteo. È uno dei fondamenti dell'umanesimo e della civiltà occidentale. Approfittiamo di questi momenti per ritrovare affetti e valori". Infine, dal governatore, un augurio a tutti ed in particolare un abbraccio agli anziani e alle persone più sole, oltre che ai bambini che stanno vivendo mesi difficili.