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Covid, De Luca: "Oggi oltre 5000 nuovi positivi, un anno fa 112. Usiamo le mascherine"

Il presidente della Regione ha fatto il punto della situazione in Campania soffermandosi anche sul problema delle liste di attesa e sulla guerra in Ucraina

Si mostra preoccupato il governatore Vincenzo De Luca per il costante incremento dei contagi in Campania. Durante la consueta diretta social settimanale, snocciola anche alcuni dati: “Esattamente un anno fa avevamo 112 casi positivi, oggi ne registriamo 5.407; avevamo 252 ricoveri ordinari, oggi ne abbiamo 342; avevamo 20 ricoveri in terapia intensiva, oggi ne abbiamo 21”. Poi il paragone sui contagi nazionali: “Nello stesso giorno di un anno fa avevamo, in Italia, 927 positivi, ieri ne sono emersi 56 mila”. 

L'appello alla prudenza 

De Luca ha affrontato di pezzo la questione: “C'è una diffusione fortissima di Covid, meno grave per la vaccinazione, ma con questi numeri tra settembre e ottobre avremo dei problemi". E ancora: "La notizia positiva - aggiunge - è che a settembre dovremmo avere l'immissione sul mercato di un vaccino innovativo che resiste meglio alle varianti, ma rimane un problema. Si deve fare appello ai concittadini che non si sono vaccinati. E sulle mascherine il liberi tutti non va bene". "C'è una presenza e una diffusione fortissima di Covid. Abbiamo una minore gravità del contagio, ma quando i numeri diventano così elevati il rischio di avere situazioni gravi è reale. Credo che si debba fare appello ai nostri concittadini che non si sono vaccinati. Per chi ha fatto la seconda o la terza dose magari si abbassa la soglia di protezione, ma comunque rimane una barriera. Il problema sono i fragili e i nostri concittadini che non si sono vaccinati. Parliamo di milioni di italiani, ai quali mi permetto di rivolgere un appello perché facciano la vaccinazione. Con questi numeri, chi non è vaccinato dopo l'estate corre rischi seri per la propria salute e quella dei propri cari". Poi sottolinea: "E' chiaro che non possiamo ingessare l'Italia e il mondo, anche perché nel resto d'Europa ormai ognuno fa quello che vuole. Però invito ad essere prudenti sempre: cerchiamo di vivere, dobbiamo avere relazioni sociali, ma nei luoghi a rischio indossiamo la mascherina" ha aggiunto De Luca. 

Le liste d'attesa e i fondi 

Il presidente della Giunta ha affrontato altri due temi: "Sulla sanità siamo concentrati sul problema delle liste d'attesa. Ci è stato fatto notare che non sempre sono trasparenti e stiamo cercando di esaminare ospedale per ospedale il motivo della mancata trasparenza. A volte capita che ci siano liste d'attesa 'riservate' per l'oncologia, deve essere tutto trasparente. Saremo rigorosi cercando di capire se ci sono ancora aree di inefficienza, ma al netto della carenza di personale dobbiamo essere la prima regione d'Italia"."Stiamo continuando la nostra battaglia per avere, nel riparto del fondo sanitario nazionale, i 220 milioni di euro l'anno che ci vengono sottratti da 7 anni. Il Governo dovrebbe fare la proposta nuova di riparto, vediamo quello che proporranno". "Noi non faremo neanche un passo indietro se non avremo perlomeno le stesse risorse medie dei cittadini del nostro Paese. Non possiamo essere l'ultima Regione d'Italia nel riparto del fondo sanitario nazionale. La battaglia continua con grande determinazione". 

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