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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Dalla guerra ai 203 ucraini contagiati, fino al ritorno della variante Delta: i rischi e gli appelli per i cittadini, parla De Luca

"Come Regione, siamo impegnati sul versante sanitario, mentre il Ministero dell'Interno e le Prefetture devono occuparsi dei problemi legati all'accoglienza", ha precisato De Luca. Poi l'appello: "Per la tutela di tutti, teniamo ancora la mascherina"

Uno scenario di tipo vietnamita, con l'espansione di fenomeni di guerriglia e di drammatica penalizzazione delle popolazioni civili. La Russia non si fermerà e non credo ci saranno margini di trattativa: l'invasione punta probabilmente ad occupare tutta la fascia meridionale e poi verrà dichiarato il cessate il fuoco e solo allora si renderanno disponibili per una trattativa.

Lo pensa il governatore della Campania, Vincenzo De Luca che, nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì, ha esordito puntando i riflettori sul tragico conflitto tra la Russia e l'Ucraina. "Provoca amarezza che non si sia avanzata una proposta di mediazione prima che esplodesse il conflitto: da questo punto di vista Occidente ed Europa hanno avuto grandi ritardi",ha aggiunto il presidente della Campania che ha anche sottolineato come le sanzioni inflitte alla Russia occorrano per trovare un compromesso ma che l'Europa, messa di fronte alle conseguenze che sta arrecando a tutti i Paesi la guerra, debba mirare alla pace e non al primato da assegnare ad un Paese o ad un altro.

Situazione profughi

Il Governatore ha anche ricordato come in Campania si sia costituita un'unità di crisi dedicata questa volta all'emergenza Ucraina e affidata alla Protezione Civile. "Come Regione, siamo impegnati sul versante sanitario, mentre il Ministero dell'Interno e le Prefetture devono occuparsi dei problemi legati all'accoglienza", ha precisato De Luca. Intanto, su 1653 arrivi presso l'Ospedale del Mare, su 1600 tamponi, sono emersi 203 contagiati. "Il livello di vaccinazione di ucraini o moldavi è bassissimo, dobbiamo fare attenzione a non diffondere focolai di infezione Covid. Ma c'è anche un livello elevato di altre patologie, come tubercolosi ed epatite presenti  e c'è un livello basso di vaccinazione dei bambini anche per il morbillo, l'epatite ed altre malattie. La Regione quindi si impegna in screening per Covid e vaccini,  poi screening per tubercolosi ed epatite e poi anche per un piano vaccinazione di altre patologie per i bambini", ha spiegato il Governatore che ha chiesto collaborazione al consolato, ai comuni e alle famiglie ucraine già presenti sul territorio di collaborare favorendo i controlli senza i quali la comunità si esporrebbe a nuovi rischi sanitari.

Situazione Covid

Preoccupato, inoltre, De Luca per il Covid che da in Gran Bretagna sta facendo registrare una ripresa dei contagi: "La Gran Gretagna anticipa di due settimane quello che accade in tutta Europa quindi dobbiamo prestare attenzione - incalza De Luca- I nostri esperti segnalano una nuova contagiosità della variante Delta, quella prima di Omicron, e ci dicono che quelli contagiati, pur con tripla dose, hanno contratto il virus dopo 5 mesi dalla terza somministrazione del vaccino, come se il vaccino avesse perduto capacità di protezione dopo 5 mesi". Così, per proteggere le famiglie e la comunità, e scongiurare la ripetizione di quanto accaduto lo scorso anno, quando dall'autunno con le scuole è stata registrata una nuova ondata, De Luca chiede a tutti di mantenere diffuso l'uso della mascherina, "perchè possono esserci varianti o ci può essere la ripresa di contagiosità che ci impone di essere prudenti, anche quando non ci sono obblighi particolari".

Le altre questioni

Dal rialzo del costo del carburante, al problema dell'autonomia energetica e al blocco delle esportazioni russe di grando e delle esportazioni ucraine di argille, fino alle ricadute sul fronte agroalimentare e sulla ceramica, il presidente della Campania ha illustrato i rischi e le conseguenze negative sul nostro territorio legati al conflitto. Tra gli altri argomenti affrontati in ambito locale, quello del contrasto alla brucellosi dove deve restare priorità non abbassare la qualità del latte e avviare un programma modernizzazione dei nostri allevamenti, usando fondi europei, con impianti a risparmio energetico e la realizzazione di una rete per produrre metano, gas, usando, appunto, reflui di allevamenti bovini e bufalini.

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