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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Edilizia verso baratro del non ritorno": l'allarme della Filca Cisl

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Stiamo vivendo negli ultimi giorni - afferma il responsabile Filca Cisl Salerno Giuseppe Marchesano - un riacutizzarsi della richiesta di accesso alla cassa integrazioni. L’incertezza e la paura per l’aumento del numero di casi Covid nella nostra provincia, sta di fatto provocando una forte contrazione delle attività lavorative edili.

Oggi, abbiamo gli strumenti normativi previsti e messi a disposizione dal D.l di Agosto, che concedono il beneficio di altre 18 settimane di cassa integrazione ed il blocco dei licenziamenti fino al 31 dicembre p.v.  non sono sufficienti perche’ le  condizioni generali e le prospettive del settore se non saranno aumentate le settimane di cigo ed allungati il periodo di blocco dei licenziamenti, rischiamo – afferma il Responsabile Filca Cisl Salerno una vera ecatombe - ed avremo lavoratori che dovranno affrontare un lungo periodo di inattività, sommato ad un anno dove si è lavorato poco o niente.

Quest’ultima condizione, renderebbe difficile superare il  periodo “invernale”  per molte famiglie che storicamente hanno sempre affrontato la contrazione fisiologica delle attività produttive, legate alle condizioni climatiche,  non avendo alle spalle  un periodo di attività lavorativa a pieno regime nel quale hanno potuto incamerare risorse utili al sostentamento di tutte le esigenze familiari. Molti lavoratori, rischiano di non poter raggiungere neppure il numero minimo  di ore lavorate e versate alle Casse Edili, con le quali avrebbero la possibilità di richiedere un contributo economico per l’acquisto dei libri di testo per i figli, ed altre assistenze che la cassa edile riconosce ai soli lavoratori che versano contributi quando lavorano.

La speranza di ripresa, ad oggi ha solo un nome, e si chiama speranzabonus ( SuperBonus al 110%), che deve trovare strade di accesso più “leggere” dal punto di vista burocratico, naturalmente il tutto rinviato quando le condizioni climatiche saranno più stabili in poche parola la prossima primavera.

Questo è secondo il sindacalista Marchesano, il periodo in cui il settore potrebbe iniziare un periodo di svolta e rilancio forte, di cui molti lavoratori edili ed attività connesse hanno bisogno. Conclude   Marchesano, "il pericolo reale  che incombe e che dopo la fine del blocco dei licenziamenti si rischia un licenziamento di massa in un settore gia’ fermo e con problemi occupazionali da anni.
 

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