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Guerra Russia-Ucraina, De Luca: "Putin va fermato, rischio forniture energetiche per l'Italia"

Il governatore della Campania interviene nel dibattito politico dopo i primi bombardamenti della scorsa notte

Dopo l’attacco della Russia all’Ucraina, nel dibattito politico interviene anche il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, il quale esprime "piena solidarietà" al popolo ucraino ed auspica "una immediata azione diplomatica, che coinvolga tutti Paesi del mondo, compresa la Cina "per "formare le azioni militari con conseguente sui civili". 

Le preoccupazioni 

Per De Luca "a Putin bisogna chiedere moderazione. Io non comprendo questa insistenza ad avere l'estensione della Nato in Ucraina e ai confini della Russia". Poi ricorda: "Nel '63 gli Usa con Kennedy, quando i russi hanno messo i missili a Cuba, hanno fatto la quarantena. Hanno bloccato l'isola, giustamente, perchè non puoi mettere i missili nucleari alle porte degli Stati Uniti d'America. Dovremmo tener conto anche di questa esigenza di sicurezza. Noi dobbiamo lavorare intanto perchè ci sia un cessate il fuoco". De Luca definisce "intollerabili" i bombardamenti nelle città. "La popolazione civile deve essere tenuta fuori dalle guerre e dai bombardamenti - dice - questa è una questione di civiltà rispetto alla quale dobbiamo pretendere che la Russia si fermi. Poi affrontiamo in maniera seria il problema della sicurezza anche della Russia". 

I rischi per l’Italia 

Infine, secondo il governatore della Campania, “l’Italia è il Paese più esposto dal punto di vista delle forniture energetiche, dobbiamo essere preparati a ricadute sull’apparato riproduttivo del nostro Paese, ad oggi imprevedibili ma anche pesanti. Dobbiamo essere pronti a tutto, ci auguriamo a maggior ragione che ci sia un punto di sospensione delle iniziative in corso. Nel frattempo continuiamo a lavorare”.

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