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Diritti degli ultimi: Salzano sospende lo sciopero della fame dopo l'incontro con il sindaco Napoli

"Rendiamo onore al dialogo - ha spiegato Salzano - ho espresso vicinanza per tutte le difficoltà che ha in questo momento la massima autorità sanitaria cittadina. Gli ho chiesto di visitare il carcere di Fuorni e sincerarsi della situazione sanitaria"

Donato Salzano, militante del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, ha sospeso lo sciopero della fame iniziato alla mezzanotte del 4 gennaio 2020 con l'obiettivo di dare voce al diritto degli ultimi tra gli ultimi, a cominciare dai ristretti nella Casa Circondariale di Salerno e ricordare alle istituzioni, in primis al sindaco di Salerno e massima autorità sanitaria in città,
di dare seguito alle leggi che loro stessi si sono dati (art.2 dl 23 novembre 2020, n. 154, il cosiddetto "Decreto Ristori Ter"; ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n.658 del 29 marzo 2020; ed in fine la giusta Delibera di Giunta Comunale n. 263 del 30/11/2020 in ottemperanza all'art. 2 comma 3 del precedentemente indicato dl n.154/2020 e alla già citata ordinanza n. 658/2020, che stabilisce variazione al bilancio comunale riguardanti le risorse trasferite dal Bilancio dello Stato correlate all'emergenza COVID-19)
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L'incontro

Questa mattina, infatti, si è tenuto l'incontro tra Salzano ed il sindaco Napoli. "Rendiamo onore al dialogo - ha spiegato il militante radicale - ho espresso vicinanza per tutte le difficoltà che ha in questo momento la massima autorità sanitaria cittadina (il sindaco ndr). Gli ho chiesto di visitare il carcere di Fuorni e sincerarsi della situazione sanitaria. Su questo, c'è stata una risposta convinta sulla mia proposta".

Il sindaco Napoli, al termine dell'incontro, ha spiegato: "Questa mattina abbiamo ricevuto una delegazione di radicali, guidata da Donato Salzano e mi hanno ragguagliato sulle difficoltà che vive la popolazione carceraria in Italia e nel carcere di Fuorni anche se con una direttrice molto illuminata. Ho parlato a telefono con la direttrice che mi ha spiegato come la situazione sia sotto controllo. Bisogna, però, essere particolarmente attenti e lungimiranti da questo punto di vista perchè, nelle condizioni delle carceri italiane, un contagio può suscitare un disastro. Ci sentiamo vicini alla popolazione carceraria e stiamo facendo in modo di dare anche a queste persone ristrette la possibilità di accesso ai buoni spesa e impegnerò anche l'Asl locale per fare in modo che ci sia una concordia di comportamenti tra le istituzioni funzionale alla salute di tutto il mondo carcerario".


 

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