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Covid-19 e tasso di mortalità: i dati dell'Istat

L'obiettivo del rapporto è quello di fornire una lettura integrata dei dati epidemiologici di diffusione dell’epidemia di Covid-19 e dei dati di mortalità totale acquisiti e validati da Istat

In Campania, in questo inizio di 2020, ci sono stati meno morti che negli anni scorsi: questo è quanto risulta dal Rapporto Istat Impatto dell'epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente nel primo trimestre 2020 prodotto dall'Istituto Nazionale di Statitistica e dall'Istituto Superiore di Sanità. L'obiettivo del rapporto è quello di fornire una lettura integrata dei dati epidemiologici di diffusione dell’epidemia di Covid-19 e dei dati di mortalità totale acquisiti e validati da Istat.

Il rapporto

Nei dati del rapporto si vede un'Italia divisa, mediamente, in tre parti. Al Nord c'è stata la maggioranza dei casi di Covid-19, mentre la diffusione del morbo è stata più contenuta al Centro Italia ed ancora più contenuta al Sud. Ciò ha portato anche grandi differenze per quanto riguarda il tasso di mortalità nei vari territori. Se è vero, infatti, che fino al 20 febbraio, la mortalità era, in tutta Italia, inferiore di quella dei primi mesi degli scorsi anni (2015-2019), è anche vero che, nel mese di marzo, la mortalità media si è alzata in maniera importante soprattutto nelle regioni del Nord mentre è rimasta negativa, seppur con dati inferiori agli scorsi mesi, nelle regioni meridionali. In Campania, in particolare, la mortalità è scesa, del 4,7% nei mesi di gennaio e febbraio 2020 rispetto agli anni precedenti, mentre, nel mese di marzo, è diminuita del 1,9%.

Tabella 1 - Decessi Covid-19 (ISTAT)-2

I contagi per sesso e per età

Il 52,7% dei casi (104.861) è di sesso femminile. L’età mediana è di 62 anni (range 0-100). Nelle fasce di età 0-9 anni, 60-69 e 70-79 anni si osserva un numero maggiore di casi di sesso maschile. Nella fascia di età >90 anni, il numero di soggetti di sesso femminile è più del triplo rispetto a quello di soggetti di sesso maschile probabilmente dovuto alla netta prevalenza di donne in questa fascia di età.

La letalità è più elevata in soggetti di sesso maschile in tutte le fasce di età, ad eccezione della fascia 0-19 anni. Nel 34,7% dei casi segnalati viene riportata almeno una co-morbidità (una tra: patologie cardiovascolari, patologie respiratorie, diabete, deficit immunitari, patologie metaboliche, patologie oncologiche, obesità, patologie renali o altre patologie croniche).

I dati nella provincia di Salerno

In alcune province dello stivale la differenza di mortalità è estremamente elevata. A guidare questa spiacevole classifica delle province più colpite c'è Bergamo dove, nel mese di marzo, si sono registrati mediamente +567,6% dei decessi rispetto allo stesso periodo degli scorsi anni. Seguono le province di Cremona (+391,8%) e Lodi (+370,6%).

In Campania, tranne che nelle province di Avellino (+1,8%) e Caserta (+2,1%), gli stessi dati sono in discesa. In particolare nella provincia di Napoli i decessi sono diminuti dello 0,9%, in quella di Benevento del 4,3% e, in quella di Salerno, del 7,7%.

Tabella 4 - Decessi Covid-19 zone bassa diffusione (ISTAT)-2

Per visionare il rapporto clicca qui>>>Rapporto Istat ISS

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