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"Emergenza smog in Campania": arriva il report Mal'aria di Legambiente

A guidare la non invidiabile classifica c'è Napoli avendo sforato i limiti per 10 anni su 10, segue Avellino con 8 su 10, Benevento 7 su 10 e Caserta e Salerno con 3 su 10

Arriva il report Mal'aria di Legambiente e fotografa una situazione sempre più emergenziale per la Campania. Nel solo 2019 il 28% delle centraline monitorate ha superato il 35 giorni consentiti per gli sforamenti dei livelli di Pm10.

I dati per capoluogo

La nostra città, nonostante gli ultimi dati raccolti dall'inizio del 2020, non se la passa male: dal 2010 al 2019 solo 3 volte sono stati superati i 35 giorni consentiti per gli sforamenti di Pm10. A guidare la non invidiabile classifica c'è Napoli avendo sforato i limiti per 10 anni su 10, segue Avellino con 8 su 10, Benevento 7 su 10 e Caserta e Salerno con 3 su 10.

L'analisi di Legambiente

In Campania l’emergenza smog è sempre più cronica e si ripresenta puntale ogni anno. Non basta appellarsi all’assenza di vento e pioggia per intere settimane, l’aria diventa sempre più irrespirabile a causa delle elevate concentrazioni delle polveri sottili, dell’ozono e del biossido di azoto che causano, tra l’altro, danni alla salute dei cittadini e all’ambiente circostante. La conferma arriva da Mal’Aria il report annuale di Legambiente sull’inquinamento atmosferico in città, che quest’anno scatta una triplice foto sul nuovo anno che si è aperto con città in codice rosso, sul 2019 e sul decennio che ci siamo lasciati alle spalle.

Legambiente ricorda che l’inquinamento atmosferico è al momento la più grande minaccia ambientale per la salute umana ed è percepita come la seconda più grande minaccia ambientale dopo il cambiamento climatico. A pagarne le conseguenze sono i cittadini. Ogni anno sono oltre 60 mila le morti premature in Italia dovute all’inquinamento atmosferico che determinano un danno economico, stimato sulla base dei costi sanitari comprendenti le malattie, le cure, le visite, i giorni di lavoro persi, che solo in Italia oscilla tra 47 e 142 miliardi di euro all’anno (330 – 940 miliardi a livello europeo)

Il commento del presidente

"Per contrastare in maniera efficace l’inquinamento atmosferico – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania– è indispensabile un cambio di passo nelle politiche della mobilità sostenibile. Le deboli e sporadiche misure anti-smog, come il blocco del traffico sono solo interventi palliativi che permettono di contenere temporaneamente i danni sanitari, ma non producono effetti duraturi se non all’interno di interventi strutturali. In particolar modo la città di Napoli,  e i cittadini napoletani, paga un sistema di trasporto pubblico che fa acqua da tutte le parti, con la Vesuviana tra le linee peggiori d’Italia e con la linea 1 che un giorno funziona e per i giorni rimanenti registra ritardi, guasti e chiusure. È urgente mettere in campo politiche e azioni efficaci ed integrate che riguardino tutte le fonti inquinanti, programmando interventi sia sulla mobilità urbana sempre più pubblica, condivisa, a zero emissioni e multi-modale, che sul riscaldamento domestico, la produzione di elettricità e quella industriale e l’agricoltura. Solo così si potrà aggredire davvero l’inquinamento atmosferico e affrontare in maniera concreta il tema della sfida climatica".

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