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Sabato, 20 Aprile 2024
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Manichini, mascherine e led: il comune di Positano contro la violenza sulle donne

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il comune di Positano sensibilizza la propria cittadinanza grazie all’arte e all’innovazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Senza braccia e con il volto coperto da una mascherina. Sono quattordici i manichini femminili imbavagliati e illuminati da led, installazione-simbolo messa in opera dal Comune di Positano e ideata dall’amministrazione comunale per lanciare un messaggio forte a tutta la sua cittadinanza in occasione del 25 novembre. Una data rappresentativa, con lo scopo di porre l’accento in modo artistico e innovativo su un tema estremamente delicato. Fil rouge della giornata, a partire dalle ore 10 del mattino, l’inaugurazione evento di una “PANCHINA ROSSA” vuota, il cui silenzio è l’urlo di ogni donna uccisa, abusata nella sua dignità, testimonianza del suo coraggio. “L’arte ha la capacità di comunicare più di mille parole. Come amministrazione locale nel nostro piccolo abbiamo il dovere morale e civico di sensibilizzare la nostra cittadinanza in tutti i modi possibili.” afferma il sindaco di Positano, Giuseppe Guida “Nel 2020 è inammissibile accettare che abusi e violenze nei confronti di donne, madri, mogli, bambine, siano ancora così numerosi” Dati ONU rivelano che oltre cento donne vengono uccise in Italia, vittime quasi sempre di chi sostiene di amarle. Ai femminicidi si aggiungono le violenze quotidiane. Una ogni quindici minuti, 88 volte al giorno, secondo la media registrata dalla Polizia di Stato. Nella maggior parte dei casi, l’autore ha le chiavi di casa. E il covid non arresta l’impetuosità del fenomeno. Ad oggi le vittime sono in notevole aumento a causa del lockdown che costringe spesso le donne a vivere in una convivenza forzata sotto lo stesso tetto con i propri carnefici. Nel periodo marzo – aprile 2020, durante il lockdown, rispetto allo stesso periodo del 2019, i femminicidi, non hanno mai ceduto il passo e il numero delle vittime femminili, solo nel primo semestre del 2020, è cresciuto, arrivando al 45% del totale degli omicidi. Secondo i dati ISTAT, tra marzo e giugno del 2020, il numero delle chiamate sia telefoniche sia via chat al numero verde antiviolenza 1522 è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019 ( +119%) passando da 6956 a 15280. Un dato preoccupante che allarma e che impone una grande mobilizzazione da parte di tutti.

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