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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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"Chi ha ucciso il sindaco Vassallo?", nuova puntata de Le Iene: intervistati i familiari e Bruno Damiani

La svolta delle indagini è avvenuta la scorsa estate: l’iscrizione sul registro degli indagati di nove soggetti, e l’ipotesi che il sindaco non fece in tempo a denunciare alle autorità la scoperta di un traffico di droga che vedrebbe coinvolti imprenditori della zona, forze dell’ordine e persone appartenente a organizzazioni criminali

E’ andato in onda ieri sera, su Italia1, il secondo appuntamento del programma “Le Iene presentano: Inside” dal titolo “Chi ha ucciso il sindaco Angelo Vassallo?”, che si è interamente occupato, ancora una volta, dell’omicidio del sindaco di Pollica, ucciso da 9 colpi di pistola il 5 settembre del 2010. 

La nuova puntata

Un delitto che, tra tante piste, strani giri di droga, interrogatori, decine di esami del Dna, è rimasto insoluto per oltre 12 anni. Con contenuti esclusivi fatti di nuove testimonianze, carte, indagini e ricostruzioni, l’inchiesta – di Giulio Golia e Francesca Di Stefano – cerca di far chiarezza sulla vicenda ripercorrendo le tappe di quanto accaduto, alla luce delle tante domande che non trovano ancora risposta. Chi ha premuto il grilletto con così tanta ferocia? Il sindaco conosceva il suo assassino? E poi, fino a che punto sono coinvolte le forze dell’ordine nell’omicidio? Giulio Golia e Francesca Di Stefano hanno ripercorso le tappe di questo omicidio, ricostruendo fatti, circostanze, ipotesi investigative attraverso le interviste ai familiari di Vassallo, al loro avvocato Antonio Ingroia, a Bruno Humberto Damiani, al sindaco Stefano Pisani, agli amici di Vassallo, ad alcuni degli indagati ed al giornalista del Fatto Quotidiano Vincenzo Iurillo, autore insieme a Dario Vassallo di un libro, "La Verità Negata".

La storia

Angelo Vassallo, chiamato anche il sindaco pescatore, aveva 57 anni ed era un simbolo di un modello di sviluppo diverso in un territorio martoriato dalla speculazione edilizia e dalla criminalità organizzata.Per il suo omicidio fu prima accusato, e poi prosciolto definitivamente, Bruno Humberto Damiani, soprannominato "il brasiliano" per le sue origini, che sarebbe stato identificato come uno dei principali spacciatori di Acciaroli e con precedenti per reati di droga. Ieri, per la prima volta in tv, ha chiesto ai microfoni di Giulio Golia di essere dimenticato. La svolta delle indagini è avvenuta la scorsa estate: l’iscrizione sul registro degli indagati di nove soggetti, e l’ipotesi che il sindaco non fece in tempo a denunciare alle autorità la scoperta di un traffico di droga che vedrebbe coinvolti imprenditori della zona, forze dell’ordine e persone appartenente a organizzazioni criminali.  

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