Giovani e lavoro, De Luca: "Non regaliamo neanche 1 euro che non sia collegato a lavoro e formazione"

Ci muoviamo sul piano politico sulla base della nostra linea, che è quella del rifiuto radicale di ogni parassitismo nel Mezzogiorno di Italia, di ogni spinta alla passitività.

Come diceva Seneca, "vivere militare est", ossia vivere vuol dire combattere. Questo è il messaggio che vogliamo lanciare ai giovani della Campania, non quello dei bonus, dei regali a vuoto che sono parte di una cultura superata e residuale del secolo scorso.

Lo ha detto il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ad Ottaviano, nel corso della presentazione del progetto "Borgo 4.0" per la mobilità sostenibile. "Ci muoviamo sulla base di una sfida che dobbiamo lanciare alle nuove generazioni: lo Stato ha il dovere di mettere i giovani nelle condizioni di esprimere la loro creatività ma non bisogna dare loro neanche un euro che non sia collegato al lavoro e all'impegno in formazione. Non c'è spazio per il parassitismo e per l'assistenzialismo", ha aggiunto il presidente. E in merito al reddito di cittadinanza, ha ribadito:

"Chi è percettore del reddito di cittadinanza deve dare la disponibilità a fare lavori stagionali, con un incremento di 500 euro al mese a carico delle imprese. In questo momento tutte le aziende in Italia soffrono incredibilmente di una carenza di figure professionali: non ci sono più gli stagionali, grazie anche a una ricaduta negativa che ha avuto il reddito di cittadinanza.

Abbiamo lanciato questa proposta, cioè chi è percettore deve dare una disponibilità a fare lavori stagionali con un incremento di 500 euro al mese a carico delle imprese, ma deve rispondere con un impegno di lavoro".