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"Atto di maschilismo contro la Cipollone? Assolutamente inventato": la replica di De Luca a Franceschini

De Luca: "A chi trasforma una mezza battuta del tutto innocente, e priva di connessioni con l'anagrafe e la condizione di genere, in un atto di maschilismo assolutamente inventato, ricordo che il rispetto e la valorizzazione delle donne occorre affermarlo quando si decide la delegazione dei ministri nel Governo, e ci si dimentica di garantire una presenza femminile"

"Nessuno ha offeso nessuno": lo ha precisato il Governatore Vincenzo De Luca, dopo che il Ministro della Cultura Francescini ha accusato il presidente della Campania di aver usato offese di natura maschilista contro la dirigente Cipollone, durante la sua diretta Facebook di venerdì. De Luca, infatti, aveva letto e commentato ironicamente una lettera giunta a Palazzo Santa Lucia dal Mic a firma della dirigente ministeriale, Annalisa Cipollone la quale, sostanzialmente, bocciava la proposta regionale volta alla sburocratizzazione in tema urbanistico e paesaggistico. "Pensiamo che con le centinaia di dottoresse Cipollone che abbiamo nei vari Ministeri d'Italia saremo in grado di realizzare il Pnrr? Al massimo potremo farci un brodino vegetale, con tutte le Cipollone sparse per i Ministeri", aveva detto il presidente. Dura, ieri, la replica di Franceschini: "Il presidente De Luca dovrebbe cercare di utilizzare argomenti giuridici per rispondere alle 18 pagine di parere sulla legge 31/21 della Regione Campania, anziché usare battute offensive, aggravate da un sapore maschilista, di cui credo farebbe bene a scusarsi".

La replica di De Luca

Nessuno ha offeso nessuno. Trovo di una ipocrisia insopportabile l’abitudine a nascondersi dietro il “politicamente corretto” per non affrontare i problemi di merito, avendo davvero tempo da perdere. Nel merito, è in discussione la mancata leale collaborazione tra istituzioni, quando si mettono in circolazione atti senza un minimo di confronto preventivo. Ed è in discussione, soprattutto, una concezione della “tutela del paesaggio” che, se confermata, paralizzerebbe l’Italia. Non abbiamo bisogno dell’incoraggiamento di Franceschini per rispondere poi nel merito, sul piano giuridico.

A chi trasforma una mezza battuta del tutto innocente, e priva di connessioni con l'anagrafe e la condizione di genere, in un atto di maschilismo assolutamente inventato, ricordo che il rispetto e la valorizzazione delle donne occorre affermarlo quando si decide la delegazione dei ministri nel Governo, e ci si dimentica di garantire una presenza femminile. Questo è maschilismo vero e indecente, non le stupidaggini. Mi aspetto che il ministro Franceschini chieda scusa ai tanti disoccupati e alla povera gente nel momento in cui il soprintendente al San Carlo proposto dal Ministero, decide vergognosi aumenti di stipendio, del tutto immotivati, e non tollerabili in un momento nel quale tante famiglie hanno problemi di vita.
 

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