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Traffico di rifiuti illegali, stabilito il rientro dalla Tunisia al porto di Salerno

La presidente dell'Unione interparlamentare di amicizia Italia-Tunisia (Uip) Pacifico: "La controversia internazionale e' stata definitivamente sanata dal governo tunisino e dall'Italia"

 "Mentre in Italia si discute del Pnrr, che dovrebbe innescare quel processo di rivoluzione verde e di transizione ecologica, prodromici alla realizzazione di un progetto di economia circolare indispensabile alla riduzione dei rifiuti -attraverso il ciclo produttivo - per trasformarli in energia pulita ad emissione zero, la Tunisia, per mezzo del suo Relatore Generale delle Dispute di Stato - Mohamed Belrhoma - ha annunciato recentemente che i 212 container di rifiuti importati illegalmente provenienti dalla regione Campania e per due anni posti sotto sequestro dalle autorità Tunisine nel porto di Sousse, il 13 febbraio faranno ritorno al porto di Salerno da dove sono partiti".

Lo annuncia la senatrice Marinella Pacifico, presidente dell'Unione interparlamentare di amicizia Italia-Tunisia (Uip), aggiungendo che "la controversia internazionale e' stata definitivamente sanata dal governo tunisino e dall'Italia".  Infatti, prosegue Pacifico, "per questa vicenda si sono sostituiti i vertici del ministero dell'Ambiente della Tunisia e si è proceduto all'arresto dell'ex ministro Mustapha Aroui, mentre in Italia la magistratura amministrativa a varie riprese ha riconosciuto le sacrosante ragioni di Tunisi. Una vicenda tutta ancora da chiarire per le modalità e per i contorni istituzionali degli attori". "Di certo sappiamo che il deposito al porto di Sousse ha un costo giornaliero di 26.000 euro, che devono essere moltiplicati per i 700 giorni di permanenza". "Appare finanche superfluo - afferma ancora Pacifico - ricordare che con il rientro dei 212 container le stime, che consideravano la Campania un modello virtuoso di smaltimento dei rifiuti, dovranno essere riviste e classificate al ribasso. Così come dovranno essere resi noti i costi dell'operazione del rientro e a chi imputare l'addebito, oltre che chiarire dove saranno trasportati i rifiuti una volta rientrati nel porto di Salerno". 

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