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Guerra in Ucraina, l'emergenza sanitaria, il lavoro e il Covid: parla il Governatore De Luca

Il Governatore ritorna sul conflitto in Ucraina, sottolineando la strada del dialogo. Poi l'approfondimento, a livello regionale, sulla sanità e l'uso dei fondi del Pnrr. Con l'emergenza per le case di comunità e il ritardo sugli screening oncologici

Ha cominciato la sua consueta diretta del venerdì parlando della guerra in Ucraina, il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, soffermandosi sulla necessità, in primis, di favorire il dialogo. Con l'Italia in prima linea

La riflessione

"Come immaginavano, la situazione in Ucraina va aggravandosi, le immagini che arrivano sono drammatiche. Ci auguriamo che durante le azioni militari ci sia anche qualcuno che lavori a una diplomazia riservata sotterranea per trovare una via d'uscita. E' stato un fatto positivo che due delegazioni si siano incontrate per un corridoio umanitario, ma la priorità oggi è cessate il fuoco. Non credo che avremo a brevissimo un risultato del genere. Quello che possiamo fare è costruire il clima e le occasioni per favorire il dialogo per la cessazione delle attività militari. Chi paga, oggi, sono i civili. Le donne, gli anziani, i bambini, come sempre in ogni guerra. Non so se l'invio di armi contribuirà alla ripresa di un dialogo. Quando fu fatto in passato, le armi sono finite nelle mani sbagliate e utilizzate contro l'Occidente. Più si prolunga il conflitto, più avremo l'uso di armi sempre più potenti. Favorire il dialogo vuol dire avere anche misura nei comportamenti"

Sul ruolo dell'Italia

"Inizialmente eravamo prudenti, ora sembriamo essere quelli più avanti. Non vorrei che qualcuno ci ricordasse dalla Russia che 80 anni fa sono stati gli italiani ad invadere l'Ucraina e la Russia. Sono stati 200mila italiani, insieme con le truppe naziste, a partecipare ad una campagna di invasione che ha prodotto fucilazioni e stupri di massa. Occorre sobrietà, ma soprattutto perchè il compito che abbiamo è favorire il dialogo. Non attestarsi su questioni di principio, questo vuol dire favorire il dialogo. La Russia ha una responsabilità enorme per avere promosso un'aggressione militare, ma ricordiamo che al di là delle ondate emotive, che per tutti gli anni 90 c'è stato qualcuno in Occidente che ha teorizzato le guerre preventive. Ci sono state invasioni dell'Iraq, Siria, Afghanistan, Libia, bombardamenti sulla Serbia. Il più delle volte per portare in quei paesi la democrazia. Alla fine il risultato prodotto è stato quello di portare nuovi lutti e distruzione, meno che la democrazia. Stiamo attenti". 

Sulla guerra alla cultura russa e l'unione dell'Europa

"Sono stato colpito che si è impedito alle Paraolimpiadi di far partecipare gli atleti russi disabili. Cosa c'entrano con l'aggressione all'Ucraina? Che dovrebbero fare? Non aggiungiamo alle barbarie della guerra, anche momenti di ingiustizia. Non aiutiamo così i cittadini ucraini, che sono sotto le bombe. Le questioni di principio si faranno dopo, ora bisogna favorire la pace. Se si rifiuta la collaborazione di un esponente musicale perchè non parla della guerra in Ucraina, poi non possiamo chiedere di venire alle Olimpiadi in Italia esponenti della Cina popolare. Stiamo attenti alla semplificazione ed alla demagogia, Putin e la Russia hanno commesso errori gravissimi: il primo è puntare sulla divisione dell'Europa, che una volta tanto è stata unita. Il conflitto ha favorito l'unione. Ha sbagliato Putin e la Russia nella valutazione della situazione ucraina. Credo che non avessero valutato capacità di resistenza e orgoglio nazionale degli ucraini. Credo che abbia sbagliato chi ha promosso questa guerra perchè sta provocando degli effetti collaterali. La Germania ha deciso il riarmo, di investire il 2% del suo prodotto interno lordo in spese militari. Dobbiamo fare molta attenzione e riuscire a pensare in anticipo a quello che succederà tra un mese, un anno o due anni. Quando è caduto il Muro di Berlino e si è decisa l'unificazione, vi era un'intesa implicita tra le potenze che avevano vinto la seconda guerra mondiale. C'è stato il consenso all'unificazione tedesca, con la Germania ad entrare nella moneta unica e nell'UE. Questo decisero le grandi potenze. Dobbiamo costruire la via d'uscita da questa tragedia e l'intelligenza di creare un equilibrio tra i paesi che non provochi, tra 10 anni, un conflitto in Europa e non in Ucraina".

L'accoglienza della Regione 

"Abbiamo dato disponibilità massima ad ospitare i profughi ucraini, oggi ne arriveranno centinaia. Dobbiamo garantire, sul piano sanitario, che non ci siano diffusioni di contagio. Purtroppo in Russia e Ucraina la popolazione vaccinata è del 35%, abbiamo molti cittadini non vaccinati. Aiutamo i profughi ma stiamo attenti. Chi arriva in Campania dovranno fare quarantena e tamponi, mettere in campo una campagna di vaccinazione ed evitare rischio che si accendano focolai di contagio Covid"

Sulla sanità e i fondi Europei e l'apertura dei cantieri

"Abbiamo scadenze sull'uso dei fondi del Pnrr e dei fondi Europei. Ci auguriamo tempi brevi di presentazione. Emerge il problema della sburocratizzazione da superare per far partire le opere. Non tutti i Ministeri si muovono con la stessa rapidità. Dobbiamo modificare il codice degli appalti, eliminare l'abuso in atto d'ufficio, che è una vergogna e che paralizza l'Italia e dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative di semplificazione necessarie per dinamizzare l'economia e le risorse che servono per aprire i cantieri. Abbiamo 6,2 miliardi di investimenti per l'Alta velocità, si tratta di una delle scelte più importanti in senso meridionalista utile per accorciare le distanze tra Nord e Sud. Ci sono alcuni ministeri che sono una palude burocratica però". 

La situazione in Campania

"Ad oggi nessuno ci ha detto con quale personale teniamo aperte e gestiamo le case di comunita. Ne dobbiamo costruire 169. Francamente è una situazione incredibile, voglio ripetere in maniera chiara che se non si decide qual è il personale da assumere nella sanità pubblica, l'ipotesi di aprire le case di comunità resta sulla carta e rischia di rimanere una iniziativa propagandistica senza nessun risultato pratico. Stiamo cercando di stabilizzare gli infermieri nelle nostre Asl per far fronte all'epidemia Covid. Pensiamo a proroga fino a dicembre, in attesa di stabilizzazione. La prossima settima riapriremo i reparti che erano stati chiusi per ospitare i malati di Covid. La situazione, in merito al contagio, è sotto controllo, ci sono tutte le condizioni per riaprire le attività ordinarie che in questo periodo erano state sospese".

Sul territorio

Sul fiume Sarno il governatore annuncia: "Apriamo a giorni cantieri per 22 milioni di euro per svuotare le vasche Pianillo e Fornillo a Terzigno e San Giuseppe Vesuviano. A questo si aggiunge il collettamento verso il depuratore di Angri. Poi interveniamo sulle reti fognarie nell'area di Gragnano. Lavoriamo per completare in due anni tutta la bonifica e la depurazione delle acque: e così avremo garantito la balnebailità su ampi tratti di litorale campano oggi negato: da regione simbolo dell'inquinamento e dei rifiuti diventiamo regione all'avanguardia in Italia per le politiche ambientali". E sui trasporti ricorda: "Acquisteremo 22 nuovi autobus prodotti in Campania per potenziare il trasporto pubblico".

Gli screening oncologici

"Riprendiamo la prevenzione in ragione del ritardo drammatico. Il Covid è alle nostre spalle ma dobbiamo riprendere di corsa il lavoro di prevenzione che si è quasi completamente interrotto. Il 7 e l'8 avremo i camper nelle piazze. Il 7e l'8 ci saranno dei camper a Pastena e Piazza della Concordia, così come per tutti gli altri territori delle nostre Asl"

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