De Luca: "Sciacallaggio politico sulla nostra sanità, faremo querele". E annuncia: "Battaglia contro l'autonomia"
Il governatore della Campania a tutto campo sulle ispezioni del Ministero della Salute al Ruggi, dopo i decessi delle ultime settimane, e contro la bozza della riforma Calderoli
“E' in atto uno sciacallaggio politico rispetto alla sanità campana, rispetto ad alcuni territori, tanto ridicola, tanto offensiva per il personale sanitario quanto sgangherata”. Lo ha dichiarato, nel corso della consueta diretta social settimanale, il governatore della Campania Vincenzo De Luca in merito alle ispezioni svolte presso il Ruggi d’Aragona di Salerno a seguito del decesso di quattro persone nel giro di un mese. A chiedere l’intervento degli ispettori del Ministero della Salute era stato il senatore Antonio Iannone dopo che i familiari delle vittime avevano sporto denuncia in Procura e precisando che non era un atto contro i medici bensì un atto per fare chiarezza su quanto accaduto.
La solidarietà al Ruggi
De Luca ha un’opinione, ovviamente, diversa: “Ho la sensazione che per coprire l'indagine in atto in Lombardia ci si inventa qualcosa che non esiste. Seguiremo con attenzione, in attesa che facciano una figuraccia, come fecero ai tempi del Covid. Quereleremo tutti i cialtroni, e poi esprimeremo la nostra simpatia a qualche televisione pubblica che regola mezz'ora di tempo per raccontare idiozie sulla sanità campana". Poi il presidente della Regione ha espresso la sua “totale solidarietà al personale del Ruggi, uno dei migliori ospedali della Regione e del Paese”. "Stiamo lavorando per i cittadini con grande determinazione e in spirito libertà. Ora non ho tempo da perdere, ma poi avrò modo di fare qualche commento su alcune forze politiche". De Luca non ha lesinato critiche al centrodestra ma non ha mai citato il Pd o la nuova segreteria. Il presidente della Regione non ha spiegato a quali forze politiche si riferisca: "Saranno mesi di grande effervescenza - assicura - ora non ho tempo da perdere, siamo al lavoro su cose estremamente serie che riguardano i nostri concittadini. Ma vi preannuncio che avremo cose molto belle da dire".
I punti nascita
Poi è tornato sul capitolo dei punti nascita anche nel salernitano: “Abbiamo mandato come Regione qualche giorno fa, e ho firmato direttamente io – ha sottolineato De Luca – la richiesta di apertura in deroga dei Punti Nascita al di sotto dei 500 parti annuali che riguardano gli ospedali di Polla, Sapri, Piedimonte Matese e Sessa Aurunca. Voi sapete che queste richieste sono partite già dal 2019, noi per l’ennesima volta abbiamo mandato la richiesta di apertura in deroga dei Punti Nascita. ‘E’ emerso – così ha scritto il Presidente nella richiesta – che la chiusura dei suddetti Punti Nascita aumenterebbe esponenzialmente la mobilità passiva e creerebbe una condizione di estremo disagio sociale’, dunque dico ai colleghi sindaci dell’area del Saprese che abbiamo mandato l’ennesima richiesta e stiamo continuando a combattere. Ci auguriamo che il Ministero della Salute dia parere favorevole, come ci aspettiamo che diano soldi e personale che non danno alla regione Campania”.
La battaglia contro l'autonomia delle regioni
Ancora una volta, poi, De Luca è tornato a criticare la bozza della riforma delle autonomie. "Il Consiglio dei ministri ha approvato la bozza Calderoli sull'autonomia differenzia, la cosa paradossale che è oggi è la giornata dell'Unità nazionale e della bandiera, e noi rischiamo di prendere decisioni che vanno in senso contrario. Noi siamo pronti ad accettare la sfida dell'efficienza nei confronti di chiunque. Siamo per la burocrazia zero" ma "noi ci batteremo contro alcuni contenuti della bozza Calderoli, ci batteremo contro il residuo fiscale, contro misure che riguardino la rottura del sistema scolastico e sanitario nazionale. Ci limitiamo oggi a porre un interrogativo: la bozza dice che questa operazione avviene a costo zero, siamo curiosi di capire come si fa a recuperare i livelli essenziali di assistenza senza investire risorse". "Davvero paradossale celebrare oggi la Giornata dell'unità nazionale mentre rischiamo di prendere decisioni in direzione esattamente contrarie alla tutela dell'unità nazionale". E ancora: "Ci batteremo - ricorda nella diretta social del venerdì - come abbiamo fatto in questi anni, quasi da soli, contro alcuni contenuti della bozza Calderoli. Contro il residuo fiscale, ossia il lasciare nelle regioni del centronord gran parte del flusso di tributi che maturano lì, così come contro le misure che portino a rompere il sistema sanitario nazionale e quello scolastico. Si dice che questa operazione avviene a costo zero, quindi come si fa a recuperare i livelli essenziali di prestazioni, che al Sud sono molto indietro, senza investire risorse? Chiameremo allo scoperto chi a parole esalta la nazione e nei fatti la distrugge". Secondo De luca, la vera urgenza per il Paese non è l'autonomia differenziata ma un programma che azzeri la burocrazia. "A cittadini, imprese e professionisti interessa poter lavorare, e in tempi certi, senza affondare nella palude burocratica".