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Scuola in Campania, Fortini: "Entro il 14 potremmo aver completato i vaccini"

Sono 50mila i vaccinati nella scuola. Preoccupa la variante inglese. "Penso che per il 14 ce la faremo", sottolinea. "Il Tar? Questa volta ci supporterà"

La chiusura delle scuole, dopo l'ordinanza della Regione firmata sabato, è avvenuta oggi. "Lo stop alla scuola era necessario per favorire il piano vaccinale dei docenti e per limitare l'espansione della variante inglese, che preoccupa. Credo che per il 14 marzo avremo una vasta popolazione di personale scolastico vaccinato e potremo riprendere gradualmente le lezioni in presenza, sempre guardando però l'indice di contagio a quei giorni", ha commentato Lucia Fortini, assessore all'Istruzione della Regione Campania.

La possibile riapertura

"Abbiamo numeri importanti, a stamattina ci sono 150mila pre-adesoni del personale scolastico di cui 120mila già trasformate in adesioni e 50mila persone vaccinate. La campagna vaccinale sta procedendo spedita, mi dicono i docenti e il personale Ata che sembra di stare in Svizzera, vuol dire che le Asl stanno lavorando bene – va avanti Fortini – i direttori generali si stanno impegnando, penso che per il 14 ce la faremo. A quel punto si farà anche un report sui contagi e ritengo che si possa ricominciare, sempre gradualmente. È difficile fare previsioni ma ritengo che si potrà riprendere con la primaria, le classi che hanno sempre maggiore difficoltà nella didattica a distanza. Tutto questo sempre che non ci sia un dilagare della variante inglese". "Eravamo preoccupati per loro – spiega poi Fortini a proposito dei maturandi di quest'anno – ma le parole del ministro Bianchi sono state rassicuranti rispetto a un esame di Stato che terrà conto delle difficoltà dei ragazzi quest'anno". "Credo che sia stato presentato un ricorso ma ritengo che stavolta il Tar ci supporterà – ha poi detto sui genitori 'No Dad' – Abbiamo preso una decisione di breve durata e rispetto all'ultimo stop del Tar sono emersi nuovi fatti. In primo luogo il piano vaccinale che ci spinge a tenere protetti i nostri docenti, perché appena vaccinato sei comunque a rischio, e poi il dilagare della variante inglese con la difficoltà del tracciamento perché mi dicono che sono ritenuti contatti stretti anche quelli sotto i due metri di distanza, perché è una variante più aggressiva con alte possibilità di contagio".

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