Campania: dal 24 riaprono la scuola dell'infanzia e la primaria, didattica a distanza per gli altri alunni
Ieri una delegazione del nostro Coordinamento scuole aperte di Salerno, alla quale poi si è aggiunta anche una del Coordinamento Scuole aperte di Napoli sempre composta da genitori e docenti, ha incontrato la Ministra alla Pubblica istruzione Azzolina
I bambini che frequentano i servizi dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria torneranno in aula dal 24 novembre, previa effettuazione di screening su base volontaria sul personale docente e non docente e sugli alunni.
Per gli altri ordini
Per gli ordini e gradi scolastici diversi, l’Unità di crisi regionale all’unanimità ha ritenuto di dover confermare la didattica a distanza.
Il coordinamento Scuole Aperte incontra la Ministra Azzolina
Nella giornata di ieri una delegazione del nostro Coordinamento scuole aperte di Salerno, alla quale poi si è aggiunta anche una del Coordinamento Scuole aperte di Napoli sempre composta da genitori e docenti, ha incontrato la Ministra alla Pubblica istruzione Lucia Azzolina.
La nota del coordinamento di Salerno
“Ringraziamo la Ministra innanzitutto per aver ascoltato fino alla fine tutte le nostre considerazioni e richieste di aiuto istituzionale di cui abbiamo bisogno nella nostra regione, unica in tutta Europa ad avere le scuole chiuse dal 16 ottobre e dopo averle aperte per ultime il 28 settembre! Le abbiamo ricordato tutte le difficoltà sociali ed economiche che tante famiglie stanno vivendo con la chiusura delle scuole e l’assenza di dati certi riguardo ai contagi da covid del mondo scolastico. Le abbiamo ricordato quanto sia deleterio, anche per i bambini e ragazzi diversamente abili, la chiusura delle scuole o l’apertura solo per loro che è in contraddizione con la ricerca di inclusione che da anni la scuola si prefigge. Peraltro le abbiamo comunicato che solo nella nostra città abbiamo assistito nei giorni scorsi la vergognosa chiusura di 9 scuole anche per i diversamente abili, in base alla scelta facoltativa dei dirigenti con l’ordinanza regionale 89. Lei ha espresso tutta la sua solidarietà umana e ha condiviso tutte le nostre critiche alla situazione attuale e ci ha spronato ad impegnarci ancora a sensibilizzare il resto della cittadinanza sull'importanza delle scuole aperte. Un invito pertinente perché è noto quanto l'opinione pubblica su questo punto sta cambiando opinione, nonostante le scuole siano aperte anche in zona rossa. Ci ha anche detto purtroppo che lei non ha il potere istituzionale di chiudere o aprire le scuole in base all’articolo V della Costituzione; le abbiamo chiesto di venire in Campania per un incontro con l’ Ufficio scolastico regionale per analizzare la situazione mentre ci ha comunicato che già dalla sera del 15 ottobre non è riuscita a mettersi in contatto con il Presidente della Regione De Luca, aspetto per noi gravissimo visti i ruoli istituzionali di entrambi. L'istituzione della Campania come zona rossa rafforza la nostra richiesta di riapertura della scuole in quanto soprattutto i bambini più piccoli, privati dell'unico spazio e momento di socialità con i propri simili, sono destinati all'isolamento completo. La curva epidemiologica, in netto incremento nell'ultimo mese, dimostra ancora una volta come non vi sia alcuna relazione rilevante tra la frequentazione scolastica e l' aumento dei contagi, tenuto conto che le scuole in Campania sono chiuse dal 15 ottobre.
Ci chiediamo quali siano le misure messe in campo dalla Regione per permetterne la riapertura. Chiediamo ancora una volta di poter avere dati certi che motivino questa chiusura che dura ormai da un mese, soprattutto alla luce del fatto che le scuole in Campania sono rimaste aperte solo due settimane. Privati dello sport, dei parchi gioco e anche di una passeggiata, i bambini campani sono diventati invisibili. Privati di ogni diritto, anche quello all'istruzione rispetto a tutti gli altri loro pari età italiani, sono di nuovo costretti all'isolamento del primo lockdown, senza nessuna possibilità di ritornare ad un minimo di normalità: cosa di cui hanno estremamente bisogno per il loro sviluppo psicofisico. Anche alla luce di quanto oggi dichiarato dal Comitato Tecnico Scientifico nell'incontro con il Ministero dell'istruzione, che ancora una volta ha evidenziato l'elevato rischio psicologico che può avere sui bambini una chiusura prolungata delle scuole. Auspichiamo un immediato intervento dei Presidente della Regione affinché apra le scuole non prorogando ulteriormente la chiusura, scongiurando un futuro incerto e privo di formazione per gli studenti campani in una Regione dove già in tempi normali c’è il più alto tasso di abbandono scolastico e dove soprattutto nelle zone più interne la connessone internet è scarsa e molte famiglie non hanno ancora un’adeguata formazione digitale”.