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Superbonus: le richieste di Lombardi e Tarateta al Governo

Sulla vicenda sono intervenuti il presidente di Federcepicostruttori, Antonio Lombardi, ed il presidente dell'Ordine degli Ingegneri Raffaele Tarateta

Dopo l'appello lanciato qualche giorno fa al governo in merito alla cancellazione del Superbonus, Antonio Lombardi, presidente di Federcepicostruzioni torna sulla vicenda chiedendo un incontro urgente al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ed a tutti i ministri interessati dalla vicenda.

La richiesta

La richiesta è corredata da una dettagliata analisi dell’Ufficio Studi di Federcepicostruzioni dalla quale si evince l’impatto positivo del Superbonus 110%. "Il Superbonus 110% - ha scritto il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi - è purtroppo divenuto strumento di una incomprensibile polemica politica che ha fatto perdere totalmente di vista la realtà dei fatti, trascurando fattori ed aspetti che invece una politica accorta dovrebbe ben analizzare e vagliare prima di adottare scelte strategiche. Altro che debito pro-capite di 2000 euro: il Superbonus – ha continuato Lombardi - ha impattato in maniera estremamente positiva sul Pil producendo crescita, sviluppo, ricchezza; maggiore ricchezza equivale anche a maggiori imposte riscosse dallo Stato. Ha generato maggiore occupazione (il nostro Centro Studi ha monitorato 986.632 nuovi posti di lavoro, direttamente legati al Superbonus): il che vuol dire più redditi da tassare, ma anche maggiori consumi da parte dei nuovi occupati e delle rispettive famiglie (con tutto quanto ne consegue anche dal punto di vista degli introiti fiscali). Non solo: la Commissione per l’Industria, la ricerca e l’Energia del Parlamento europeo ha di recente dato il via libera alla proposta di revisione della direttiva sulle performance energetiche degli edifici. Gli edifici residenziali dovranno raggiungere una classe di prestazione energetica minima di tipo E entro il 2030 è di tipo D entro il 2033. Sappiamo bene quanto questo obiettivo sia complicatissimo per il nostro Paese ed è improponibile chiedere differimenti o richieste di proroghe che non muoverebbero minimamente il problema".

Nelle ultime ore anche Nomisma avrebbe pienamente conferato i rilievi ed i dati dell'Ufficio Studi di Federcepicostruzioni evidenziando un impatto economico complessivo del Superbonus 110% sull'economia nazionale pari a 195,2 miliardi di euro a fronte dei 65,2 di investimento al 31 gennaio scorso. "È evidente che bloccare questo strumento - ha concluso Lombardi - rappresenta una scelta totalmente insensata, controproducente e dannosa per il Paese: rivendichiamo un confronto con il Governo, rimanendo apertissimi anche ad eventuali correttivi. Ma l’utilizzo congiunto e diffuso di Superbonus e Sismabonus deve costituire una assoluta priorità per la transizione energetica, per la ecosostenibilità e per la sicurezza delle nostre abitazioni".

La posizione dell'Ordine degli Ingegneri

Sulla vicenda è intervenuto anche l'Ordinde degli ingegneri della provincia di Salerno che si è immediatamente allertato partecipando attivando alla discussione sul tema sia a livello locale con gli Ordini della Campania che del TRISUD (Campania, Basilicata e Puglia), sia a livello nazionale associandosi ai comunicati stampa e alle azioni per rappresentare le forti criticità che il provvedimento avrebbe generato e partecipare ragionate proposte di correttivo.

"In questa ottica - ha spiegato il presidente dell'ordine Raffaele Tarateta - è stata chiesta audizione al Ministro del MEF Giorgetti congiuntamente ad altre Associazioni di categoria. Il confronto è avvenuto nel pomeriggio della scorsa giornata e gli esiti dell’incontro sono stati divulgati a mezzo di comunicato stampa della Rete delle Professioni Tecniche. Nel documento si legge che "La RPT ha partecipato alla riunione col Governo, avanzando le proposte dei professionisti tecnici per superare le difficoltà in tema di cessione crediti (…). Disponibilità da parte del Governo ad ascoltare le proposte per migliorare il decreto sulla cessione dei crediti, superando le maggiori difficoltà che si sono venute a creare. Per quanto riguarda la RPT, è stata suggerita la possibilità di prevedere la garanzia SACE anche per l’acquisto dei crediti dei professionisti. E’ stata chiesta, poi, una proroga per quegli interventi di cui è stata già fatta la progettazione, consentendo ancora l’utilizzo del credito di imposta, al fine di portare a termine i lavori. La RPT ha posto in particolare risalto il tema relativo agli interventi nelle zone sismiche. Ha proposto di prorogare i bonus edilizi in un arco di tempo ragionevolmente lungo, anche con percentuali di incentivo inferiori, privilegiando gli interventi nelle zone interessate dalla ricostruzione o da forte rischio sismico. In particolare, ha chiesto di mantenere il Superbonus per le zone del cratere del sisma del 2016, al fine di accelerare l’opera di ricostruzione. Inoltre, la RPT ha riproposto un attento ragionamento sull’adozione di un Piano di prevenzione sismica, di cui ha  consegnato un apposito studio. Per l’edilizia libera, infine, ha suggerito l’utilizzo delle sole fatture e  l’alleggerimento delle procedure, affidandosi alla dichiarazione del professionista incaricato (…). Particolare attenzione - ha concluso Tarateta - sarà rivolta alle problematiche delle piccole imprese e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma. Le associazioni che hanno partecipato all’incontro, infine, si incontreranno nelle prossime ore per elaborare una proposta comune".


 

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