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Il turismo in Costiera si trasforma tra laboratori e trekking

"Questo periodo offrirà l'opportunità di riaprire gli occhi su un turismo più lento - ha dichiarato Andrea Ferraioli, presidente del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana - basato sull'identità territoriale"

Un laboratorio per far conoscere la colatura d'alici ed altri prodotti tipici della Costiera Amalfitana e reinventarsi per ripartire al meglio dopo l'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19: questa è l'idea di Gennaro Castiello, personaggio noto nel mondo della ristorazione in Costiera Amalfitana, titolare del ristorante Acqua Pazza.

Il progetto

"Nasce durante il Coronavirus, il progetto Recupero dei laboratori - ha spiegato Castiello -  L'ambizione è far diventare Cetara un borgo di attività laboratoriali. I  laboratori saranno dedicati alla lavorazione dei prodotti limitata al turista italiano o straniero accompagnata dalla narrazione della storia di quel prodotto. L'attività laboratoriale sarà adiacente a quella della ristorazione. Stiamo riducendo il numero dei tavoli nel rispetto delle norme, mentre gli altri spazi sempre nel rispetto delle norme verranno adibiti ad attività laboratoriali. Abbiamo dunque iniziato a creare delle salette con design attinente al contesto storico del prodotto da raccontare. Un'azione concreta per arrivare al recupero di attività laboratoriali antiche. L'obiettivo è quello di far rinascere i laboratori di una volta e far diventare Cetara un borgo - laboratorio pilota. Ora sto facendo anche un sondaggio tra i clienti sul come vorranno essere accolti. Ad esempio - ha continuato - daremo vita a giornate dedicate alla lavorazione del prodotto, in questo caso le alici di Cetara che sono in forte crescita sul mercato. Sarà anche una grande opportunità per aiutare la pesca in quanto lavoreremo e daremo la possibilità di consumare esclusivamente i prodotti locali. Una vera riappropriazione del passato per una rinascita economica dei territori. Non vogliamo attirare solo il consumatore ma anche coloro i quali al ristorante non si fermeranno. Gli stessi ambienti interni seguiranno un design corrispondente alla narrazione storica del prodotto. Abbiamo già dato vita alle prime salette di laboratorio. L'appello è che tutti facciano la stessa cosa in modo tale da creare un meccanismo innovativo che porterà alla nascita di numerose attività laboratoriali sentinelle della nostra identità. Dobbiamo regalare emozioni, e mettere passione. Mia madre - ha concluso il ristoratore - faceva la portatrice di limoni ed ogni giorno trasportava decine e decine di Kg con grande sacrificio e sudore. Ora possiamo tornare alle lavorazioni laboratoriali dei prodotti e sullo sfondo il paesaggio pittoresco della Costiera Amalfitana".

La Costiera punta sulla sua identità.

"Questo periodo offrirà l'opportunità di riaprire gli occhi su un turismo più lento - ha dichiarato Andrea Ferraioli, presidente del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana - basato sull'identità territoriale. Il mondo ad un certo punto avrebbe avuto bisogno di una capacità, apparentemente semplice, di interrompere la corsa e riflettere, perché questo vertiginoso ritmo di vita non sembra ricondurre alla felicità. Lo diceva Luis Sepulveda. Questo fermo anche in Costiera ha portato ad un ritorno alla natura e può portare ad un turismo diverso".

I percorsi per il trekking

Giacomo Miola, fondatore di Gastronomic Trekking, componente del Comitato Esecutivo Campano di Slow  Food, ha annunciato come potrebbe cambiare il turismo in Costiera: "Ad esempio Gastronomic Trekking che ho fondato è un’attività socio e o-gastronomica pensata per riconnettere i viaggiatori con il territorio della Costa d’Amalfi con i suoi abitanti e con le piccole realtà rurali e produttive locali. È un modello di ospitalità che coniuga svariate attività outdoor come il walking, il foraging e il cooking ma anche degustazione di cibi e bevande del territorio. L’offerta è riservata a piccoli gruppi e personalizzabile  a seconda di disponibilità ma anche stagionalità del cibo. Gastronomic Trekking mette insieme lo chef, il contadino, il cittadino, il turista. Mettiamo insieme esperienze diverse, persone diverse. Ora deve nascere un modo nuovo di fare turismo perché  crediamo che sia centrale il ruolo della Comunità".

Un turismo diverso

"Nel dopo Coronavirus avremo un turismo 3.0 con le Guide Ambientali Escursionistiche che potrebbero avere un ruolo importante nei progetti di didattica a distanza con le scuole portando l'educazione ambientale ed il territorio a contatto con gli studenti - ha affermato Michele Inserra, Guida Ambientale Escursionistica, fondatore di CartoTrekking - In questo momento tante agenzie di viaggio del Nord Italia si stanno muovendo per il trekking in Costiera Amalfitana nei mesi di Luglio e di Agosto ma ci sono tanti temi e domande alle quali dare risposta. In Costiera Amalfitana il trekking rappresenta un turismo che abbraccia sia l'alberghiero che l'extralberghiero, sia clientela italiana e sia straniera. Ora stiamo cercando di capire come sarà possibile fare trekking e dunque necessitano norme chiare. Sicuramente la riflessione da fare sarà sul ridimensionamento dei costi e dei prezzi anche perché per il 2020 avremo un mercato esclusivamente italiano. Bisognerà stare attenti al rispetto delle norme per la Fase 2 anche perché esperienze di gruppo, almeno come prima, ora non si potranno fare. Quante persone potremo portare? E' importante comunque che non si vada in natura da soli, questo è l'appello perché se prima il tema del soccorso aveva la sua importanza ora è ancora più importante. In due si potrà sicuramente andare.  Altro tema sarà quello degli spostamenti. Le persone sappiamo che dovranno mantenere 2 metri di distanza ma quante potranno viaggiare in un minibus? Oggi c'è tanta confusione su quelle che potranno essere le attività all'aperto".

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